L’attaccante richiama alla mentalità e pronuncia frasi da leader: se il Toro ne avesse altri così allora sarebbe giusto sognare
“”Dobbiamo crederci”, e ancora “Dobbiamo convincercene”. La vittoria di Cagliari dà autostima e consapevolezza al gruppo, è linfa per un allenatore come Juric che vive (anche) per partite così. Soprattutto diventa l’occasione per affermare un principio caro a chi ha una certa mentalità, una mentalità vincente. E cioè che convincersi – auto convincersi – di essere forte, di essere all’altezza aiuti ad ottenere risultati. Lo dice chiaramente Duvan Zapata al fischio finale, uno che quando giocava all’Atalanta ha raggiunto con la squadra traguardi assolutamente inaspettati fino a qualche mese prima. “Fa tutto la testa, è tutta una questione di testa”. Vero, anche se in parte, perché se dove le gambe non arrivano ci pensa quella mentalità a portarti su, a farti lottare, è un aspetto altrettanto fondamentale disporre di una qualità in grado di rendere questo “sforzo” più facile, Ben vengano i messaggi di Zapata, uno che che sia Atalanta o Torino la testa dimostra di usarla sempre nel modo giusto. Ben vengano se in grado di trascinare una squadra che deve crederci, lo dice la classifica, ma che con altri due Zapata – in altri ruoli, è evidente – allora non avrebbe nemmeno bisogno di ripetersi di essere forte.