Il borsino granata dall’ottava giornata alla pausa del Mondiale: ecco come si presenta la squadra alla ripresa del campionato del 4 gennaio
Nel secondo scorcio di stagione che va dalla pausa post Nations League di fine settembre a quella lunga per il Mondiale, il Torino ha manifestato tutta la sua volubilità inanellando una serie di prestazioni e di risultati altalenanti che hanno disorientato i tifosi facendoli passare dalla depressione all’esaltazione con picchi negativi per l’inopinata sconfitta nel derby e positivi per la bella affermazione contro i campioni d’Italia del Milan. La mancanza di continuità di risultati implica sempre, com’è ovvio, incertezza di obiettivi ma quella di prestazioni è meno fisiologica e dunque ancora più indecifrabile. Anche nel gioco i granata a tratti hanno deluso rispetto agli standard di inizio stagione palesando involuzioni di gioco e di personalità in partite come il derby o la trasferta di Bologna oltre ai consueti cali di tensione patiti contro Napoli, Empoli o Roma. Per contro in altre partite hanno dimostrato di avere quella personalità e quello spirito impavido ostentato contro qualsiasi avversario in avvio di stagione.
D’altra parte la squadra di Juric, nonostante i cambiamenti in rosa rispetto alla scorsa stagione, continua a non difettare certo di aggressività essendo finora la seconda squadra più fallosa del campionato e, nonostante le partenza di Pobega e Mandragora, presenta un centrocampo molto agguerrito con Linetty e Lukic che primeggiano nella graduatoria dei “cattivi”. Fermo restando che il reparto centrale ha bisogno di essere rimpolpato, a sorpresa i dati dicono che più che nell’aggressività questa squadra difetta soprattutto in qualità ed in particolare lì davanti, nelle giocate decisive. E ciò nonostante i promettenti innesti di Miranchuk, dei nazionali freschi di Mondiale Radonjic e Vlasic e quello last minute di Karamoh, finora impiegato più da punta che da esterno laddove per le sue caratteristiche si troverebbe più a suo agio. Eppure manca qualcosa, quell’elemento utile a collegare i reparti, da molti individuato in Praet (del cui ritorno a Torino a gennaio si parla da tempo). Per quanto riguarda gli attaccanti centrali Sanabria e Pellegri, un po’ per guai fisici ed un po’ per mancanza di assist o di killer instinct, non decollano e sono fermi rispettivamente a due reti in 10 e un gol in 11 presenze in campionato, bottini oggettivamente magri.
Modesto anche il contributo degli esterni anche per problemi fisici soprattutto di Vojvoda e Singo i quali non hanno potuto offrire il contributo del periodo precedente o dell’anno scorso. In costante miglioramento il rendimento di Lazaro ed a sprazzi anche di Ola Aina ma finora l’apporto nella zona offensiva in termini di assist e di gol è da ritenersi insufficiente. Con il reparto difensivo che finora sembra quello con minori problemi, semmai potrebbe starci qualche ritocchino anche tra i portieri, è nelle altre zone di campo che servirebbero maggiori rinforzi perchĂ© al momento ci sono molte squadre piĂą attrezzate per raggiungere il traguardo europeo. Stabilizzarsi nelle prestazioni e nei risultati magari aumentando l’autostima togliendosi qualche soddisfazione importante, cementare spirito di squadra e senso di appartenenza è basilare ma anche poter disporre di maggiore qualitĂ per non dover giĂ a breve archiviare un’altra stagione senza obiettivi concreti certamente non guasterebbe.Â
Chi sale
MILINKOVIC-SAVIC continua a convincere ed a smentire gli scettici tanto da non essere più messa in discussione la sua titolarità nel difendere la porta granata ed a conquistarsi persino quella della nazionale serba. In linea con l’avvio della scorsa stagione, finora è stato sempre presente tra i pali, in linea di massima conferma pregi e difetti con picchi in su nel derby e contro l’Udinese e flop contro Napoli ed Empoli.
VLASIC capocannoniere della squadra con quattro gol e primo per numero di minuti giocati tra gli attaccanti, finora è il più convincente tra i nuovi arrivi ed uno dei migliori per rendimento generale. Capace sia di giocate semplici che di colpi ad effetto, denota qualità importanti per valorizzare il tipo di gioco prediletto da Juric. Torna rigenerato dopo aver disputato un bel mondiale.
LAZARO in deciso rialzo le quotazioni del laterale austriaco che, dopo un avvio di campionato incerto, è stato impiegato con continuità (titolare sei volte su otto) anche grazie alla sua capacità di giocare su entrambe le fasce. Decisivo solo nell’assist per il gol di Djidji contro il Milan, ha però creato diversi presupposti per altri gol ed in difesa ha sbagliato poco.
SCHUURS nel secondo spezzone di stagione è stato impiegato decisamente di più (oltre il doppio dal 1’) diventando un punto di riferimento difensivo e sostituendo nel ruolo al centro della retroguardia, pur con caratteristiche diverse, Bremer. Si fa apprezzare particolarmente per recuperi e iniziative in progressione ma purtroppo in una di queste ha riportato un brutto infortunio. La pausa per lui è quantomai opportuna.
RICCI sicuramente in rialzo le quotazioni del centrocampista ex Empoli, fermato nella prima parte di stagione da un infortunio e rientrato gradualmente tornando titolare in coppa Italia contro il Cittadella e giocando tutte le restanti partite con buon rendimento, dettando i tempi e primeggiando sulle seconde palle. Quest’anno ci si aspetta molto da lui, anche in ottica azzurra.
BUONGIORNO  in questo secondo scorcio di campionato il canterano granata, a differenza delle prime sette giornate, è stato impiegato quasi sempre nella posizione di braccetto sinistro della difesa a tre con un minutaggio più elevato e risultati migliori rispetto a quando ha giocato da centrale. Il processo di crescita c’è nonostante qualche sbavatura nascosta però dalle buone prestazioni soprattutto nelle partite vinte senza subire gol.
Continua a pagina 2
A distanza di oltre in mese e mezzo personalmente rimpiango ancora i due punti gettati al vento all’Olimpico di Roma contro la squadra giallorossa, Per caritĂ , alla vigilia un pareggio esterno conseguito nella Capitale lo avrei certamente sottoscritto essendo un risultato prezioso, tuttavia la dinamica della partita ha visto sfumare… Leggi il resto »
proseguira’ nel suo compito specifico,la degranatizzazione
maddè71, dalla scelta del tuo nickname presumo che il tuo idolo di gioventĂą fosse il noto rigorista che con cinque centri dal dischetto regalò al Toro a Genova contro il Milan la quarta Coppa Italia. Il tuo breve post denota un animo sprofondato nell’abisso della totale disillusione. Come darti torto… Leggi il resto »
bravo Coppa Italia 71, a Marassi
I tanti cali finali nn sonno un caso , e rientrano nella cosiddetta “coperta corta ” , nn ci sono cambi all’ altezza sia lo scorso anno che in questo, il gioco del mister è sempre su grande intensitĂ impossibile da tenere per 95 e passa minuti, e se i… Leggi il resto »
Simpatico e ironico nickname, concordo sostanzialmente con la tua lucida e realistica analisi.
NO NO NOOOOOOOO. La coperta corta non aiuta ma i punti li perdiamo per altri motivi. Se fosse solo questione di intensitĂ puoi mandare dentro anche dei pischelli se l’unico scopo e fare pressing nella mezzora finale. L’anno scorso la coperta a centrocampo non era affatto corta eppure cedevamo sempre… Leggi il resto »
Nn è solo questione di intensitĂ , ma di livello assoluto, vai in campo con giocatori di categoria, poi quando devi fare i cambi , e li devi fare dopo 60/70 minuti, hai giocatori da mettere che sono da bassa serie B se nn da C. Quello che volevo dire è… Leggi il resto »
Te l’ho giĂ concesso questo, non lo nego mica. Ma non è il nostro problema. Quando ci abbassiamo ci puoi mettere anche Modric in mezzo ma è il sistema collettivo che va in tilt. Sicuramente il gioco offensivo necessitĂ dei campioni, il gioco difensivo invece necessita dei meccanismi. L’ho giĂ … Leggi il resto »
P.S. Col Bologna abbiamo perso perchè ci sono mancati i campioni o perchè abbiamo perso la testa quando loro, non avendo più nulla da perdere, si sono buttati in avanti alla ca xx o senza nessuna logica?
A Bologna si Ă© gettato al vento almeno un punto contro la formazione felsinea assolutamente modesta sotto l’aspetto tecnico. Ebbene, come hai evidenziato nel tuo post, indicativamente a metĂ ripresa il motore è grippato in quanto il sistema di gioco collassa, e a quel punto abbassiamo in modo evidente il… Leggi il resto »
Chiediti perchĂ© una squadra abbassa il baricentro scelta , necessitĂ , perchĂ© l’ avversario è superiore in quel momento o altro?
Tutte le squadre che sono in vantaggio abbassano il baricentro quando l’altra non ha piĂą nulla da perdere. E’ la storia di quasi tutte le partite. La differenza è che alcune sanno difendersi per lo schema che adottano, altre fanno dei correttivi chi cambiando modulo chi inserendo un difensore o… Leggi il resto »
Il Toro vale 150 milioni, le strisciate piĂą di 500. L’abisso ci sarebbe anche con chi vorresti tu. In ogni caso ti dimentichi sempre che i giocatori che si desiderano vanno pagati e per pagarli ci vogliono i ricavi. Che ti piaccia o meno la contabilitĂ con i nostri ricavi… Leggi il resto »
qdo eravamo Toro anche e piu deboli,facevamo il c..o a squadre piu forti,avevamo prerogative che l’fc non ha,tipo orgoglio e senso d’appartenenza
@madde71 – Questo lo sappiamo tutti molto bene ma altrettanto bene sappiamo che la disparitĂ economica subentrata non rende piĂą possibile essere competitivi in generale.
Scrivo in generale perchè in particolare con la Juve oltre ai limiti tecnici abbiamo da troppo tempo anche dei seri limiti psicologici.
Buon giorno Eugenio.Condivido nella sostanza il Tuo garbato ed articolato post dal quale si rileva un refolo di ottimismo in merito alle indicazioni che Juric ha di certo fornito alla SocietĂ e qui consentimi di “nutrire molti dubbi”Ritengo che Cairo se ne fregherĂ delle indicazioni del tecnico salvo poi “a… Leggi il resto »
Giancarlo. altrettanto a te Buon Anno auspicando che nel 2023 il comune timore che Juric intenda rescindere il contratto in essere giĂ a fine stagione, quindi con un anno di anticipo rispetto alla prevista scadenza, pertanto analogamente a quanto accadde nella sua precedente esperienza a Verona, si possa rivelare sostanzialmente… Leggi il resto »
concordo con tutto ciò che hai detto.
Concordo
A Roma potevamo vincere, abbiamo rischiato di perdere ma la partita era sostanzialmente da pareggio. Il fatto che siamo andati in vantaggio non può cancellare le varie occasioni che hanno avuto loro quindi se si ragiona da sportivi non sono punti gettati. Con l’Inter abbiamo gettato un punto visto che… Leggi il resto »
Quanto ai giocatori certo che avere quelli buoni aiuta ma il tutto deve funzionare all’interno di un contesto di squadra. Quando le cose non girano non girano altrimenti non si spiegherebbero le 5 sconfitte dell’Inter o l’inizio disastroso della Juve. Nel nostro caso non è una questione di coperta corta… Leggi il resto »