Torna l’appuntamento con il borsino granata di Carlo Quaranta: ecco chi sale e chi scende dopo Toro-Lazio e in vista di Inter-Toro
Dopo tre partite quasi perfette ci può stare una prestazione convincente solo a tratti. Il piccolo passo indietro sia nel gioco che nel risultato fatto domenica scorsa contro la Lazio non autorizza preoccupazioni, anzi la reazione dimostrata e quel pizzico di fortuna nel finale sono foriere di pensieri positivi.
La squadra ha trovato una propria fisionomia sia nel gioco che negli interpreti e la linea è tracciata, pur se occorre qualche accorgimento doveroso soprattutto in fase difensiva laddove gli automatismi non sono perfetti tanto che viene concessa qualche incursione di troppo ai laziali e un gol su palla inattiva che fa giustamente infuriare Mihajlovic. Rispetto alle partite precedenti c’è stata maggior differenza tra un primo tempo garibaldino e una ripresa un po’ troppo attendista: se nei primi 45’ si aggredivano gli avversari nella loro trequarti e si esercitava un possesso palla nei pressi dell’area biancazzurra, tanto che pur in vantaggio si è rischiato di prendere il pari con un preventivabile contropiede di Keita, nel secondo tempo si è arretrato troppo il baricentro e non si è riusciti a ripartire con pericolosità. Rispetto al solito la manovra è risultata meno verticale con troppi tocchi di palla e poi i costanti cambi di modulo nelle due squadre hanno scompaginato il quadro del match e fatto sì che i giocatori perdessero i riferimenti e così sono nati i due gol della squadra di Inzaghi.
Dal punto di vista fisico i granata sono calati nella seconda parte anche se hanno dimostrato con un finale con cinque attaccanti ed all’arma bianca che in determinate circostanze il cuore può più dei muscoli e della testa.
CHI SALE:
FALQUE mette a segno il quinto gol in campionato nel modo più inaspettato: di testa saltando tra difensori ben più alti di lui. Oltre a questo sa essere importante anche in fase difensiva aiutando i compagni a contenere Keita indietreggiando fin nella propria area.
BARRECA non smette di stupire il ragazzo che fa vedere una crescita esponenziale. Autore di grandi recuperi su un cliente del calibro di F. Anderson sul quale si disimpegna con classe ed autorevolezza utilizzando anche le cattive quando necessario. Non riesce ad arginarlo anche sull’azione del gol di Immobile e in proiezione offensiva è pericoloso ma arriva poco sul fondo per crossare.
VALDIFIORI gioca la sua miglior partita in maglia granata. Catalizzatore del gioco, si fa vedere e riesce a recuperare e smistare bene il pallone (vedi azione gol di Falque). Commette un solo errore che però rischiava di provocare gravi conseguenze con un passaggio orizzontale sbagliato sulla trequarti granata.
LJAJIC stavolta non riesce a liberare il suo estro nella posizione a lui più congeniale. Ben controllato cerca spazi cambiando tutto il fronte d’attacco, a tratti sparisce ma si fa sempre notare sui calci piazzati e sigla il gol decisivo su rigore con qualche rischio.
STABILI:
HART stavolta deve raccogliere per due volte il pallone in fondo al sacco ma evita almeno altrettanti KO chiudendo egregiamente lo specchio a Keita nel primo tempo e respingendo conclusioni ravvicinate e quasi a botta sicura di Immobile e Cataldi. Da rivedere ancora nei rilanci.
BELOTTI sembra aver perso lo smalto in zona gol, non riesce a trovare il guizzo anche perché non gli arrivano palloni invitanti. Come al solito lotta per cercarseli da solo pressando gli avversari e sfiancandosi, talvolta perdendo anche lucidità nel passaggio.
ZAPPACOSTA uno dei migliori in campo per intensità e qualità. Riesce a tenere lontano Keita dalla porta di Hart. Raddoppi, tackle, discese impetuose come quella con la quale confeziona l’assist per il colpo di testa vincente di Falque. Macchia la prestazione concedendo il tiro al volo ad Immobile che ridà forza ai biancocelesti.
ROSSETTINI assicura continuità di prestazioni tanto che ormai sembra essersi guadagnato il posto di titolare. Soffre la velocità di Keita e non è esente da colpe sul gol di Murgia giunto da palla inattiva. Partecipa bene alla costruzione del gioco.
BENASSI ancora titolare e capitano, interpreta bene la doppia fase andando ad intercettare palloni nella trequarti avversaria e facendo la parte del leone anche in area granata. Poi viene richiamato in panchina a rifiatare anche in considerazione dei prossimi impegni.
CASTAN interessante il duello con Immobile quando l’ex di turno gira dalle sue parti. È sempre molto attento e predilige cercare l’anticipo alto. Non commette errori grossolani e dal punto di vista individuale la sua prestazione è positiva, in linea con le precedenti.
BASELLI dimostra quel pizzico di determinazione in più che occorre, contrasta bene gli avversari sulla zona sinistra ma gli manca l’idea vincente per se stesso e per i compagni. Ancora qualche leziosità di troppo lo penalizza.
M. LOPEZ il redivivo argentino si rivede dopo un po’ di tempo andando a formare un attacco a quattro punte (che diventeranno cinque con l’ingresso di Boyé). L’inizio è promettente poiché innesca subito bene Belotti con una verticalizzazione, poi però non lascia tracce significative.
CHI SCENDE:
OBI entra al posto di Baselli con un buon piglio ma si lascia sfuggire il giovane Murgia in occasione del gol su palla inattiva. Non un buon viatico per essere promosso titolare.
a me onestamente il TORO non mi è dispiaciuto.forse ci siamo abituati troppo bene non so.
Peccato la cavolata di Obi su Murgia perchè il suo ingresso aveva dato moltissima energia al centrocampo. Dopo la prevedibile strigliata di Miha lo vedrei bene titolare a centrocampo con Valdifiori e Benassi (o Baselli). Dietro ok Moretti al posto di Castan. Davanti forse almeno all’inizio nessun cambio, a meno… Leggi il resto »
Attacchi forti e difese non inappuntabili prevedo un 2-2.
Firmerei
Io no.