Il borsino granata / Un primo bilancio dopo questa prima parte di campionato: ecco chi sale, che scende e chi è stabile
La seconda sosta stagionale, che arriva dopo otto giornate ed il derby di andata, consente di poter fare una prima analisi sull’andamento della squadra di Juric in questo primo scorcio di campionato. Le partite sin qui disputate hanno confermato una mancanza di progressi sia dal punto di vista del gioco che da quello dei risultati ed una spiccata tendenza a faticare più del dovuto nella costruzione di palle gol tanto che sin qui i granata hanno realizzato appena 6 reti (ad una media di 0,75 a partita) di cui 3 in una sola partita (a Salerno) ed appena 2 in casa (media 0,50) dove si continua a notare l’incapacità di essere incisivi negli ultimi sedici metri, soprattutto contro squadre alla portata ed in partite teoricamente da vincere così come evidenziato contro Cagliari, Genoa e Verona.
Conforta se non altro il dato relativo alle reti subite che denotano una stabilità difensiva, nonostante i vari acciacchi ed un’infermeria piena, soprattutto negli scontri diretti dal momento che 4 dei 9 gol subiti sono arrivati nella disfatta contro il Milan, 2 contro la Lazio e nel derby ed 1 contro la Roma. I dati sono peggiori della stagione 2022-23, nel corso della quale la media punti è stata di 1,39 ed i gol segnati sono stati 42 (media di 1,1 a partita), e se Buongiorno e compagni dovessero seguire quest’andazzo chiuderebbero il campionato a 42 punti, probabilmente appena sopra la zona retrocessione.
Finora il cammino è stato da montagne russe con una partenza deprimente che ha toccato il fondo nel brutto KO contro il Milan seguito da una risalita sempre più convincente fino alla partita contro la Roma per poi ripiombare nuovamente nello sconforto totale con un derby giocato senza idee né giusto temperamento. Gira e rigira le costanti da diverso tempo a questa parte sono sempre quelle: innanzitutto la mancanza di varianti di gioco da parte di Juric che si ostina a proporre lo stesso modulo non cambiandolo nemmeno a partita in corso o in casi di emergenza come quella difensiva delle ultime settimane preferendo ad esempio rinunciare a Tameze, fin qui prezioso a centrocampo, per arretrarlo in difesa; la scarsa vena di attaccanti e le difficoltà dei trequartisti (sempre più confusi) e degli esterni, incapaci di proporre giocate e rifornimenti di qualità.
Per quanto riguarda i singoli, a parte timide buone impressioni di alcuni nuovi acquisti, nessuno finora ha fornito prestazioni migliori rispetto agli standard dello scorso campionato. E questo, di fatto, sta seguendo nel complesso l’andamento dei precedenti, semmai con qualche passo indietro.
Stabili
RODRIGUEZ il capitano è sempre sul pezzo, anche quando non eccelle quantomeno non sfigura ed evita diversi grattacapo a Milinkovic-Savic con chiusure e interventi disperati. Sempre partito titolare nella posizione di braccetto sinistro, ha patito qualcosa contro gli avversari più quotati ma in genere se l’è cavata.
SCHUURS a parte il portiere Milinkovic-Savic, è stato l’unico granata sempre presente in campo nei 720’ delle prime otto giornate di campionato. Ha trovato il gol contro il Milan soffrendo tuttavia Leao e nelle ultime due partite ha preso il posto di Buongiorno al centro della difesa senza brillare.
VOJVODA ha giocato da titolare le prime tre partite dopo aver ben impressionato in coppa Italia con un bellissimo gol contro la FeralpiSalò, poi di lui si sono perse le tracce dopo l’infortunio rimediato ad inizio settembre con la sua Nazionale fino agli ultimi minuti nel derby. Finora nella sua avventura granata è stato incostante.
LINETTY alcune prestazioni positive nel corso della stagione precedente gli sono valse la riconferma e continua a farsi sempre trovare pronto quando Juric ha bisogno di lui, finora è partito solo una volta titolare contro il Genoa ma è stato chiamato in causa spesso nella ripresa, talvolta con apprezzabile contributo.
KARAMOH anche lui, dopo gli incoraggianti segnali dello scorso anno, è chiamato a confermare e migliorare le proprie potenzialità che ancora non ha fatto vedere pienamente. Finora Juric lo ha impiegato come titolare solo all’esordio, poi quattro altri scampoli senza incidere. Deve recuperare fiducia.
RADONJIC continua l’altalena di prestazioni e sensazioni attorno al trequartista che alterna prove esaltanti in un avvio positivo che ha regalato 3 gol (la metà dei totali) e 6 punti ai granata ad alcune pause nelle partite più importanti, problema irrisolto così come quello del rapporto faticoso con il mister.
SANABRIA questo campionato non è iniziato nel migliore dei modi, prima l’infortunio muscolare contro il Milan, poil’arrivo di Zapata gli ha tolto serenità e titolarità del ruolo, da allora qualche spezzone di partita ma ancora a secco di gol e nella difficoltà di provare a costruire una coesistenza col collega colombiano.
Chi scende
BUONGIORNO fino all’infortunio avvenuto contro la Lazio alla sesta giornata era stato il migliore dei suoi. Il suo buon avvio, seguito al gesto di fedeltà alla maglia, ha rappresentato la gioia maggiore per i tifosi finora. Presto tornerà a dimostrare il suo valore, per adesso è ancora fermo ai box.
ZIMA finora quindici minuti in campo contro il Milan per lui in questo primo scorcio di stagione a causa dei vari infortuni che lo hanno perseguitato finora anche se sembra ormai pronto al rientro.
DJIDJI da giugno non ha avuto pace e non è mai sceso in campo né si è allenato col gruppo. Dopo la prima operazione per un’ernia inguinale è dovuto tornare sotto i ferri e non tornerà a disposizione prima di novembre.
RICCI nemmeno lui, che dovrebbe essere il perno attorno al quale ruota la manovra del Torino, sta rendendo quanto desiderato ed i risultati si vedono. Sebbene i dati dicano che vanta un’ottima percentuale di passaggi andati a buon fine, c’è da dire che la maggior parte di questi sono orizzontali o arretrati. Le sue doti di palleggio sono note ma ci si aspetta maggiore verticalizzazione e grinta.
ILIC sembrava che l’asse con Ricci fosse ormai l’architrave del centrocampo granata, che Juric avesse trovato la quadra per la zona mediana del campo ma quest’inizio di stagione ha messo in discussione tali certezze e tra leggerezze in fase difensiva e scarsa incisività in quella offensiva il serbo non sta dimostrando quella fame agonistica che Juric si aspetta.
LAZARO la Società ha dimostrato di credere in lui dal momento che, nonostante i guai fisici, anche seri, che ne hanno pregiudicato parte della passata stagione, lo ha acquistato a titolo definitivo. É stato impiegato da Juric un po’ a singhiozzo, un po’ a destra ed un po’ a sinistra ma finora senza che incidesse significativamente.
VLASIC probabilmente il calciatore più deludente date le aspettative e le qualità. In queste prime otto giornate ha disputato cinque gare da titolare e due da subentrante e finora il suo apporto è stato decisamente impalpabile. Con una condizione fisica non al top e nuovi compiti sta facendo fatica a trovare la giusta posizione.
SECK in estate sembrava destinato al Frosinone ma, nonostante qualche dissidio nella seconda parte della passata stagione, è rimasto e Juric gli ha concesso una maglia da titolare in metà delle partite sin qui giocate (derby compreso): soliti buoni spunti che tuttavia non hanno mai fruttato assist o gol. Di questo passo rischia di restare un incompiuto.
PELLEGRI purtroppo niente di nuovo per il giovane attaccante ripetutamente afflitto da problemi muscolari. Per lui finora solo una manciata di minuti anonimi e ora dovrà giocarsi le sue carte con in più la concorrenza ingombrante di Zapata.
MILINKOVIC-SAVIC sempre titolare, dopo un buon avvio contro il Cagliari con una strepitosa parata su tiro di Nandez destinato nel sette, ha via via lasciato spazio a qualche incertezza culminata negli errori grossolani e decisivi nel derby. Perennemente in discussione.
I NUOVI:
TAMEZE arrivato senza clamore (e presentato anche con qualche ombra circa la sua vita non propriamente da atleta), si è dimostrato utilissimo a centrocampo tanto da rendersi necessaria la sua presenza (visto anche lo stato di forma di Ilic e Ricci) per garantire interdizione e recupero di palle sporche. In più ha dimostrato di possedere duttilità giocando in difesa. Finora il più convincente.
ZAPATA l’acquisto più importante è arrivato portando con sé tante aspettative data la nota sterilità dell’attacco granata (parzialmente tamponata da Sanabria). Qualche dubbio era stato avanzato circa il suo recupero fisico dopo i recenti infortuni ma da questo punto di vista è sembrato integro sebbene non in condizione ottimale. Sta trovando invece qualche difficoltà a tenere il peso dell’attacco completamente su di sé e nell’intesa coi compagni. Finora solo un gol alla Roma ma le aspettative importanti restano intatte.
BELLANOVA il primo acquisto estivo, giunto con ottime credenziali e da punto fermo della Nazionale under 21,ha faticato nelle prime uscite stagionali non facendo intravedere particolari doti nel cross e palesando qualche lacuna nella posizione difensiva. Tuttavia ha sempre goduto della fiducia di Juric che lo ha schierato bensette volte da titolare e le sue prestazioni sembrano in crescendo.
SAZONOV l’ultimo arrivato, semisconosciuto fino al debutto assoluto in una situazione di emergenza, ha fornito segnali positivi sia nel frangente contro la Lazio che in quello contro il Verona, prima di infortunarsi a sua volta. Buone doti di anticipo e di lettura delle situazioni, ci si può lavorare…
SOPPY dopo aver acquisito esperienza con Udinese ed Atalanta ed essendo quindi già in possesso di discrete conoscenze del campionato italiano, è approdato al Torino sul fotofinish del calciomercato quale alternativa sulla corsia destra. Finora una presenza da titolare e un paio di ingressi a partita in corso, non ha dato un contributo tale che potesse convincere Juric a preferirlo agli altri esterni.