Ecco chi sale e chi scende dopo Udinese-Torino, la sfida che ha portato ai granata un solo punto
La trasferta di Udine verrà archiviata come una partita nella quale il Toro è stato fortemente penalizzato dalle decisioni inconcepibili dell’arbitro Valeri e dei suoi collaboratori: tante recriminazioni e due punti persi che già dopo appena quattro giornate si sommano ad una lista di ciò che poteva essere e non è stato. Tuttavia, una volta sottolineati i demeriti e l’incidenza delle decisioni arbitrali nonché delle pessime condizioni del terreno di gioco nell’economia del regolare svolgimento della gara, non bisogna sottacere anche quelli dei granata (ieri in maglia verde): le parole di Cairo e Petrachi e quelle di Mazzarri non devono in alcun modo costituire alibi perché sono evidenti anche altri elementi da valutare.Il Torino ha sì fatto la partita probabilmente come l’aveva preparata ma anche gli avversari hanno fatto la loro ed aver comandato il gioco esercitando uno sterile possesso palla ed una altrettanto sterile supremazia territoriale sulla trequarti avversaria ma senza mai avere lo spunto giusto per creare veri pericoli alla porta di Scuffet non equivale a dominare.
Udinese-Torino, ai punti avrebbe vinto il Toro
Certo, se nel calcio valessero le regole della boxe il Torino avrebbe vinto ai punti ma in realtà bisogna buttare la palla in porta e se manca costantemente l’ultimo passaggio e viene spento pure quel residuo lumicino di fantasia rispondente al nome di Falque (non a caso autore dell’assist per il gol annullato a Berenguer) uscito per infortunio dopo appena 17’ allora diventa tutto molto complicato.
Zaza ha dimostrato che per ora può assicurare solo impegno ed il tandem con Belotti non funziona, l’intesa nei movimenti e negli scambi è ai minimi termini, con Soriano e Baselli essenziali nelle loro giocate, solo la sorpresa Meité (ancora il migliore in campo) ed a tratti Berenguer (ma anche l’esordiente Parigini quando è subentrato) hanno ravvivato la manovra ed offerto soluzioni alternative al prevedibile giro palla.
Insomma analizzare gli errori arbitrali in partite come quella di ieri è persino doveroso ma in vista del futuro migliorare nelle giocate, nell’ultimo passaggio, sopperire alla geniale lampadina mancante lo è ancora di più.
Udinese-Torino, chi sale
MEITE’ altra partita da migliore in campo: non solo fisicità ma anche qualità e tecnica, anzi talvolta appare fin troppo sicuro di sé. Contrasta con coraggio ed efficacia, apre, imposta e tira in porta realizzando un gol strepitoso con una fiammata improvvisa.
BERENGUER intraprendente, soprattutto nella ripresa è uno dei pochi a saltare l’uomo ed a provare a cambiare marcia. Dimostra buone capacità di inserimento (vedi azione del gol ingiustamente annullato) e, dopo qualche leggerezza iniziale, non demerita nemmeno in fase difensiva.
Udinese-Torino, stabili
NKOULOU anche nella nuova posizione di centrale nella difesa a tre se la cava egregiamente senza rischiare nulla: ottime scelte di tempo per fermare Fofana e Pussetto e nelle uscite a testa alta. Sfortunato sulla leggera deviazione del gol.
MORETTI qualche imprecisione, non da lui, nell’impostazione. Rischia anche qualcosa in marcatura e perde anche palla ma è pronto a recuperare sempre in seconda battuta. Pur con qualche difficoltà resta pedina affidabile.
IZZO prestazione in linea con le precedenti, costante miglioramento nei meccanismi difensivi. Deciso e autoritario negli interventi sugli avversari, dimostra di essere da Toro ingaggiando con personalitĂ duelli rusticani con gli attaccanti avversari.
BELOTTI il capitano ci prova in un paio di occasioni ma è impreciso. Disputa una partita sottotono e soprattutto dopo l’ingresso di Zaza fatica a trovare la posizione ed a fare il suo gioco, anche di recupero in pressing a tutto campo. Al Gallo viene ancora richiesto sacrificio per la causa.
SORIANO la condizione fisica sta salendo gradualmente, le giocate verranno: nella posizione di trequartista innesca poco gli attaccanti con verticalizzazioni, un buon cross per Belotti, il tocco per il gol di Meité, giocate ordinarie, qualche contrasto ruvido e alcuni palloni sprecati. Deve fare meglio.
SIRIGU come spesso accade (per fortuna) è chiamato in causa piuttosto raramente: poco da fare sul tiro (deviato) di De Paul, si segnala per buone uscite alte ed una, un po’ avventata, coi piedi fuori dall’area.
ZAZA subentra a Falque quasi subito per cause di forza maggiore. Dopo qualche minuto è anticipato di testa nel cuore dell’area, sembra una buona premessa ma invece non ha più chances per concludere in porta. In rodaggio su tutto, soprattutto nell’intesa con Belotti e nella ricerca degli spazi giusti.
AINA gioca l’ultimo quarto d’ora, poco servito, si fa notare per un’iniziativa personale con dribbling, percussione e tiro che avrebbe meritato miglior sorte: in pratica l’occasione più nitida per confezionare il sorpasso da parte dei granata.
BASELLI per buona parte del match gioca davanti alla difesa, alla Rincon: patisce le ripartenze veloci dei friulani facendosi trovare talvolta fuori posizione, per il resto ordinato nei disimpegni e nel cucire la manovra con passaggi vicini, gli manca il guizzo però.
Udinese-Torino, chi scende
FALQUE fin quando resta in campo dà l’idea di essere in palla e potenzialmente decisivo tanto che dal suo piede nasce il gol ingiustamente annullato a Berenguer. Ma deve uscire dopo appena un quarto d’ora per problemi muscolari e si spera che non sia niente di grave altrimenti per Mazzarri saranno dolori…
DE SILVESTRI si propone con continuità e generosità , va vicino al gol con un diagonale nel primo tempo, poi una serie di tentativi di cross mai realmente precisi o pericolosi e nel finale è costretto ancora ad uscire per guai muscolari.
Udinese-Torino, gli esordienti
PARIGINI solo una manciata di minuti per il suo esordio in maglia granata e tanto è bastato per rendersi protagonista con un buon affondo seguito da traversone insidioso non sfruttato ma che semina il panico in area friulana. Vista la stima di Mazzarri avrà altre occasioni.
credo che bisogna dare tempo ai nuovi di entrare nei meccanismi,mi riferisco a Soriano e Zaza.per quanto riguarda invece la partita,ho visto un buon Toro.è vero abbiamo avuto un predominio sterile,ma come detto prima diamo tempo e magari quello che adesso sembra non funzionare un giorno magari funzionerà .
A mio avviso la prestazione negativa di Belotti non dipende da Zaza ,perche’ anche quando c’era in campo Falque era impalpabile,Aina ha un grosso potenziale ma anche in questa partita gli ho visto invocare inutilmente la palla che non gli veniva passata. Parigini mi e’ sembrato grintoso e tecnico e… Leggi il resto »
Effettivamente anche Parigini mi sembra migliorato parecchio e penso che meriti senz’ altro piĂą spazio. Vedere lui e Edera in squadra poi sarebbe veramente un sogno da Vecchio Cuore Granata!
In 3 minuti e per 2 palloni toccati riesci a vedere tutta sta roba? Ti faccio i miei complimenti.
La caratteristica migliore del gallo è la corsa di potenza e progressione negli ultimi 25-30 mt, verso la porta, facendo a sportellate (corpo a corpo e relativo appoggio) con l’avversario di turno. Ovviamente andrebbe “imbucato” su verticalizzazioni attualmente inesistenti nel mostruoso gioco di Mazzarri. Se non capisci quali sono le… Leggi il resto »
Concordo su tutto! purtroppo abbiamo un allenatore molto limitato.
Nessuno fa i complimenti a Berlinguer? No perchè se lo si spu-tt-ana quando merita va elogiato quando fa una partita discreta. Sbaglio?
Sono d’ accordo: Berenguer è migliorato parecchio e, senza altri Valeri sulla sua strada, può anche segnare qualche goal importante!