Il borsino granata dopo Sassuolo-Torino: ecco chi sale e chi scende dopo il pareggio per 3-3 rimediato nel match al Mapei Stadium

Nella nebbia della pianura padana fa capolino il nuovo Torino di Giampaolo che non solo se la gioca sul campo dell’attuale seconda in classifica ma domina persino, quantomeno per occasioni da gol nitide create.

La prudenza resta d’obbligo poiché si ha necessità di avere altri indizi e poi di vere e proprie prove ma se si dovesse continuare sulla strada tracciata in questa partita i granata, pur con tutti gli interrogativi, i dubbi, le incongruenze e le contraddizioni nella costruzione della rosa evidenziate una settimana fa, potrebbero uscire da una condizione depressiva che si protrae dall’inizio del girone di ritorno scorso e tornare a essere mentalmente più sgombri.

Il tutto deve avvenire gradualmente anche perché non c’è stata una vera svolta con questa partita dal momento che sebbene si fosse sul doppio vantaggio a dieci minuti dalla fine (condizione che nel 90% dei casi porta alla vittoria) Sirigu e compagni sono riusciti nella non facile impresa di prendere due gol facendosi rimontare per l’ennesima volta (già otto i punti persi in rimonta in appena quattro gare) rischiando persino il sorpasso nei minuti di recupero. E questo è senz’altro un aspetto molto negativo che denota mancanza di forza mentale, di autostima, “paura di vincere”, limiti di determinazione, di fame, di consapevolezza dei propri mezzi.

Il borsino granata: ancora tanto su cui lavorare per Giampaolo

C’è pertanto ancora molto da lavorare per Giampaolo che, nonostante l’intransigenza di facciata, sta comunque sperimentando molto cambiando sia gli interpreti (stavolta persino N’Koulou in panchina) che il gioco (meno possesso, più verticalizzazioni e pressione) e il modulo (nell’ultimo quarto d’ora ha persino varato una per lui inedita difesa a cinque!).

Inevitabilmente peraltro la prestazione della squadra passa da quella dei singoli e a tal proposito vi è da annotare dei segnali di risveglio (o di adattamento a seconda dei casi) di Lukic e Linetty ma anche di Verdi, Rincon e Lyanco. C’è poi la lieta sorpresa Vojvoda che si sta dimostrando una freccia molto importante nell’arco di questa squadra, sempre molto mobile sulla corsia destra, ha già pennellato tre assist vincenti in tre partite. Sperando che gli avversari nel frattempo non prendano le contromisure e che il solito eroico e polifunzionale Belotti segni un gol in più di quanti la difesa colabrodo ne conceda.

Sassuolo-Torino: chi sale

BELOTTI       mai come nel caso del Gallo giova ripetersi: esempio di generosità, è altruista lavorando per i compagni e offrendo loro assist prelibati. Ma sa anche mettersi in proprio con due colpi di testa disinnescai con bravura da Consigli che nulla può quando il cuore Toro resiste a due avversari e lo trafigge da par suo.

LINETTY     fa valere le proprie doti di incursore che aveva già dimostrato nella Samp e nella nazionale polacca siglando il primo gol in granata. Sa tenere palla e arma l’azione del terzo gol.

LUKIC   confermato nella posizione di trequartista, offre una prestazione maiuscola: svaria, pressa, distribuisce e trova il gol dopo un bel triangolo col Gallo (ed un errore poco prima).

VOJVODA     quando affonda sa sempre cosa fare, cross alto o basso fa sempre la cosa giusta: con quello per Linetty è già il terzo assist vincente in tre partite e dietro salva un gol fortunosamente.

Sassuolo-Torino: gli stabili

VERDI      se si dovesse valutare l’impegno e la maggiore presenza nel vivo del gioco, la profondità che offre in diversi momenti la sua prestazione sarebbe positiva. Per il pallone perso che consente il primo pari neroverde e la (mancata) freddezza sotto porta senz’altro negativa.

RINCON     piuttosto ignorato, il gioco non passa dai suoi piedi e quando ci prova sbagli misure e tempi per verticalizzare. Onesto lavoro, infaticabile. Esce anzitempo, da verificare sue condizioni fisiche.

LYANCO      più sfortunato che maldestro nella deviazione che porta al gol Djuricic, tiene botta anticipando Caputo su cross basso e murando un tiro del serbo. Un po’ meglio ma migliorabile.

SINGO      ancora uno sprazzo di partita positivo per l’ivoriano che intercetta bene in fase difensiva sebbene nel rinvio regali palla agli avversari. Ma sempre propositivo.

RODRIGUEZ        un po’ meglio rispetto alla gara col Cagliari, efficace in qualche diagonale in area, limita Berardi un po’ a fatica, in avanti al cross non si vede quasi mai.

MEITE’     con la consueta intermittenza si rende protagonista di qualche buon ripiegamento difensivo (salvo commettere errori e falli evitabili al limite dell’area) e un paio di incursioni pericolose.

Sassuolo-Torino: chi scende

BREMER     ritorna titolare e sembra reggere bene utilizzando fisicità e senso della posizione ma getta via tutto non opponendosi come potrebbe a Caputo sul gol del pari: grave responsabilità.

SIRIGU     è evidentemente un periodo no per il portiere – saracinesca che siamo abituati a vedere: un paio di uscite a vuoto e già 11 gol incassati in 360’.

N’KOULOU      la scoperta è che, come Izzo, non è più titolare inamovibile e in effetti entra solo nell’ultimo quarto d’ora quando Giampaolo passa alla difesa a tre, giusto in tempo per prendere due gol.

Karol Linetty of Torino FC celebrates adfter scoring a goal during the Serie A football match between US Sassuolo and Torino FC.
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 26-10-2020