Il borsino granata / Ecco chi sale e chi scende dopo la prima sfida stagionale, quella che il Toro ha perso al Franchi contro la Fiorentina

Si sapeva già prima della partita inaugurale di Firenze che questa rosa è ancora pressoché la stessa di quella di due mesi fa, che non si dispone dei calciatori congeniali al gioco del nuovo allenatore, che la squadra è in ritardo di condizione anche a causa delle nazionali, del covid, degli infortuni vari.  Pertanto, pur assecondando le legittime aspettative di un segnale positivo a prescindere, non c’è da meravigliarsi o drammatizzare al punto di assumere tale prova scialba a paradigma della stagione appena cominciata. L’inizio sarà difficile ma oltre a sperare ancora nelle mosse di mercato (sia in uscita che in entrata) si deve avere la consapevolezza che occorre tempo affinché un allenatore costruisca ciò che più di tutto è necessario per creare le giuste condizioni: un’identità di gioco.  

Allo stato dell’arte si è ancora lontani da questo ma, pur non volendo fare dei paralleli, giova ricordare le difficoltà iniziali di Gasperini nell’Atalanta ad esempio. Poi è normale che ci si porta dietro ancora le scorie della passata stagione, che non si è contenti di vivacchiare in questo stato, che servono giocatori in ruoli chiave, che Izzo non è un terzino, Rincon non è un regista, Berenguer e Verdi sono degli esterni di difficile collocazione tattica, che in fondo questa è ancora la squadra costruita da Mazzarri, che a Firenze i granata abbiano giocato solo un quarto di gara.   Ma una volta superata questa fase di assestamento, covid permettendo, ed aver sistemato i tasselli al posto giusto, sarà fondamentale non avere le problematiche che hanno distrutto sul nascere la passata stagione: il gruppo deve essere un corpo unico, non devono esserci minacce interne e possibilmente nemmeno esterne. 

Fiorentina-Torino: chi sale

SIRIGU     al miracolo che sia ancora al Torino a quelli sul campo: il balzo felino per disarcionare sulla linea il gol di testa di Kouamé è una parata da fuoriclasse. 

Fiorentina-Torino: stabili

BELOTTI     sulla falsariga dello scorso campionato: ingaggia duelli fisici con i difensori avversari che costringe all’ammonizione ma fatica nel dialogo coi compagni. 

LUKIC     pochi minuti ma buona presenza e intraprendenza, si vedeva che era in giornata. Purtroppo ha avuto troppo poco tempo a disposizione. 

BREMER      prestazione attenta e ordinata, qualche difficoltà sulle palle alte e una chiusura superlativa su Kouamé (che era comunque in fuorigioco) in area.  

N’KOULOU      messo in difficoltà da Kouamé che lo grazia più volte, non brilla nel gioco aereo che pure rientra tra le sue qualità. Bene nel far alzare la difesa coi tempi giusti. 

BERENGUER      Giampaolo lo difende e assicura che potrebbe far bene da trequartista ma i fatti non gli danno ragione. Ha sul piede la migliore occasione ma la sbaglia. 

VERDI       teoricamente non sarebbe giudicabile, disputa pochi minuti e non è in condizioni ideali. Offre un bel pallone a Belotti (in offside) in area.  

RINCON       vertice basso del rombo, fa di necessità virtù ma come prevedibile si distingue più in compiti di rottura che di impostazione e non è costante. 

MEITE’     discreto in contrasto su Chiesa e Ribery in talune circostanze, indovina i tempi dell’intervento ma non quelli della verticalizzazione. 

Fiorentina-Torino: chi scende

ANSALDI     inizia come aveva finito, sembra a corto di condizione. Non affonda mai e la verve di Chiesa che lo brucia in occasione del gol non può bastare come scusante. 

IZZO      terzino adattato, non si propone sulla fascia, perde malamente il confronto con Biraghi e Castrovilli nell’azione del gol partita.  

ZAZA     non ha occasioni per tirare in porta ma se ne procura una clamorosa per mettere Belotti a tu per tu con Dragowski ma il suo destro è… maldestro. 

I NUOVI: 

LINETTY      si è presentato bene l’unico “nuovo” pupillo di Giampaolo: tanto lavoro in ripiegamento su Bonaventura, buoni fraseggi ed un assist al bacio scodellato in area. 

VOJVODA    il neo acquisto, reduce dall’infortunio che ne ha pregiudicato l’utilizzo a tempo pieno, ha disputato pochi minuti nei quali ha fornito buone sensazioni. 

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ultimo aggiornamento: 23-09-2020