Il dottor Paolo Cavallo spiega l’infortunio che ha colpito Andrea Belotti durante il ritiro con la nazionale Azzurra
Debutta oggi su Toro.it una nuova rubrica, Bordocampo, curata dal dottor Paolo Cavallo: spesso tutti i grandi appassionati di calcio, soprattutto a tinte granata, si trovano di fronte a  notizie, bollettini, comunicati sui vari infortuni che capitano ai propri beniamini. Sarà grave? Tornerà per la prossima partita? Giocherà il derby? La risposta a queste e molte altre domande è talvolta complessa, in quanto in medicina e più in generale nella biologia non vigono le ferree regole matematiche.
Come si è potuto vedere nei casi Avelar e Maksimovic la ripresa da un infortunio è si strettamente dipendente dal tipo di infortunio e dalla sua gravitĂ ma, allo stesso modo, è legata anche alle caratteristiche del singolo atleta, sia costituzionali (struttura fisica, anatomica etc.) che anamnestiche (infortuni passati, recidive, fragilitĂ …). Per cui con infortuni molto simili, avremo atleti che recuperano in tempi brevi e in modo duraturo ed atleti che recuperano con tempi allungati e magari con rischio di ricadute.
Cogliamo l’occasione dell’infortunio di Belotti per cercare di analizzarlo e spiegare a grandi linee di cosa si tratta e che tempi di recupero sono possibili.
Il comunicato della societĂ , alla luce della risonanza magnetica effettuata, parla di: “un’importante elongazione al retto femorale della coscia destra”. Il retto femorale è il piĂą voluminoso dei quattro muscoli che compongono il quadricipite femorale, muscolo anteriore della coscia con funzione di estensore della gamba sulla coscia e flessore della coscia sull’anca. In poche parole in un atleta come un calciatore questo muscolo è di primaria importanza per correre e calciare.
L’elongazione o stiramento muscolare è la conseguenza di una sovradistensione delle fibre muscolari, ovvero le fibre sono state costrette a subire un allungamento oltre il loro normale limite fisiologico e come conseguenza si sono infiammate. In genere l’ elongazione muscolare consegue ad un episodio doloroso acuto, non comporta immediata limitazione funzionale ed è ben localizzata. Dal punto di vista clinico non presenti lesioni delle fibre muscolari, vi è un ipertono della parte colpita (simile ad una contrattura) ed è presente dolore.
Gli accertamenti utili per valutare la lesione possono essere l’ecografia e/o la risonanza magnetica (effettuata da Belotti); quest’ultima permette di valutarne meglio l’estensione e la gravitĂ .
Oltre alla terapia in acuto che consiste in applicazioni di ghiaccio ed eventualmente bendaggio, una volta fatta la diagnosi con esame strumentale, si può procedere alla terapia specifica. Uno dei cardini è sicuramente il riposo funzionale, a questo si aggiungono esercizi fisioterapici ed eventualmente terapia fisica come la tens (conosciuta comunemente come elettrostimolazione).
I tempi di recupero variano in base alla gravitĂ , all’estensione della lesione e anche al decorso riabilitativo. Nei casi meno gravi si può avere una prognosi di 2-3 settimane nei casi invece piĂą complessi anche un mese e mezzo abbondante.
Il discorso sui tempi di recupero è valido perlopiù per la gente comune perché un atleta professionista è già di per sé più tonico muscolarmente e soprattutto può contare su una rete di validissimi professionisti (medici, fisioterapisti) che lo seguono quotidianamente.
N.B. l’articolo vuole offrire una panoramica generale sulla tipologia di infortunio con alcuni cenni di anatomia, diagnostica e terapia. Per la prognosi e l’andamento del singolo caso bisogna rifarsi ai comunicati ufficiali della societĂ in quanto solo i medici sociali tramite esami fisici, strumentali e conoscenza diretta dell’atleta possono stabilirli con precisione.
I miei complimenti a Zappology che, anche se obbligato per problemi di salute, ha dimostrato di avere un grande carattere e forza di volontĂ . Nel mio piccolo circa 6 anni fa, persi una dozzina di chili per la pressione troppo alta, sono addirittura tornato a giocare a calcetto dopo i… Leggi il resto »
Bella rubrica. Grazie redazione. Zappo fantastico come sempre. Anche Kurtz con la sua battuta tagliente e feroce, ma sottile, è diventato un piacere da leggere
Zappology commento molto interessante da leggere. E quando non sono interessanti sono divertenti. In piĂą dai pure l’idea di essere proprio del Toro! Meno male. Però vuoi mettere con gli originalissimi commenti dell’articolo su ventura? Insomma grazie.
Stima reciproca Spettro 🙂