Esclusiva / L’ex portiere di Torino, Gomis, sul fratello: “Con Sirigu non avrebbe giocato, alla Spal potrà capire se è da A. Il Trapani? Non ha nulla da perdere”
L’ex portiere granata, Lys Gomis, cresciuto nelle fila del Toro ha vestito diverse maglie tra cui anche quella del Trapani, prossimo avversario della formazione di Mihajlovic in Coppa Italia. Ed è proprio con lui che Toro.it ha voluto parlare dell’esordio dei granata ma anche del suo futuro alla Paganese, di quello del fratello Alfred, passato alla Spal in Serie A e di molto altro.
Gomis, è cresciuto nel Toro ma ha vissuto anche l’esperienza al Trapani. Cosa ci può raccontare?
Quella al Torino è stata l’esperienza più formativa della mia vita. Sono cresciuto al Toro ci sono stato per 10 anni quindi sicuramente è l’esperienza più importante. Anche quella di Trapani, però, è stata importante. Trapani è una cittadina più piccola di Torino quindi bisogna fare le dovute proporzioni ma per quanto riguarda la tifoseria sembra di stare in famiglia, come al Toro.
Il Trapani arriverà a Torino sulle ali dell’entusiasmo visti i risultati ottenuti fin qui.
Sì, li sto seguendo e devo dire che sono ripartiti con grande entusiasmo. Hanno una gran voglia di risalire il più preto possibile dopo la retrocessione dello scorso anno. Una retrocessione che hanno subito dopo il brutto girone di andata dove hanno fatto solo 12 punti. Al ritorno hanno rimontato ma non è bastato. Gli auguro davvero di risalire presto.
La Serie B però potrebbe arrivare già quest’anno, in caso l’Avellino venga retrocesso per l’inchiesta Money Gate. Che idea si è fatto?
Ovviamente dipenderà dalla Giustizia Sportiva ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Se l’Avellino non ha fatto nulla, giustamente deve restare in Serie B ma se ha sbagliato è giusto che paghi. Penso però che se il Trapani sta davvero sperando di poter sfruttare il ripescaggio è perché un fondo di verità c’è. Non si svegliano di sicuro una mattina sperando di essere ripescati in B.
Torniamo al calcio giocato. Quali sono i punti di debolezza e di forza del Trapani?
Loro hanno un attacco molto forte anche se giovane. Con la retrocessione hanno perso diverse pedine, con tanti giocatori che sono rimasti in Serie B, ma hanno giocatori davvero motivati. Pagliarulo poi è un giocatore molto esperto e saprà trascinarsi dietro i giovani. A centrocampo, il regista Taugordeau è davvero bravo, l’ho visto giocare ed è molto forte. Poi però, ovviamente, vengono a giocare a Torino. Con tutto il rispetto per i giocatori, la rosa del Torino è sicuramente diversa, non sarà facile.
Sta seguendo le vicende del Toro? Cosa pensa della squadra di Mihajlovic?
Sì lo seguo anche se da fuori. Ormai ha un progetto collaudato, con giocatori importanti e può puntare a grandi cose. Credo che sia un ottimo progetto quello messo in piedi da Cairo, Petrachi e Mihajlovic. Sono riusciti a portare al Toro giocatori come Ljajic o Hart e penso che sia un progetto serio, importante e soprattutto duraturo. Credo sia stato fatto un salto di qualità da parte di tutti anche con l’arrivo di Mihajlovic. Non è certamente l’ultimo degli allenatori e Ventura è andato in Nazionale. Una cosa positiva per lui ma anche per il Torino che può dire di aver mandato il suo tecnico in Nazionale e soprattutto ha tanti giocatori, finalmente, in Azzurro.
Che Toro vedremo all’esordio?
Seguendo il lavoro che fa Mihajlovic credo he difficilmente vedremo un Toro affaticato nonostante sia la prima partita. Anzi, per i giocatori la prima partita casalinga, davanti al proprio pubblico è uno stimolo. Vorranno andar a mille e fare il meglio possibile.
Conoscendo entrambe le formazioni, che partita sarà quella di venerdì?
Credo che non sarà una partita semplice, soprattutto per il Trapani. Il risultato sembra scontato ma loro arriveranno a Torino senza nulla da perdere e soprattutto non verranno di certo per fare brutta figura. Combatteranno fino alla fine.
Parliamo di portieri. Lei è cresciuto nel Toro ma ha vestito diverse maglie fino a quella della Paganese. Quali sono i suoi progetti?
Ho fatto questa scelta per poter giocare titolare. Voglio valutare bene qual è il mio livello e soprattutto a cosa posso ambire. Venire alla Paganese mi consente di trovare continuità e finalmente posso scrivere il mio futuro con le mie mani e le mie parate.
Anche suo fratello è lontano da Torino, alla Spal: si aspettava che sarebbe rimasto in granata?
Per come era partito lo scorso anno onestamente pensavo sarebbe rimasto. Poi ovviamente l’arrivo di Hart ha cambiato le cose. Io, e non lo dico perché è mio fratello, credo sia un grande portiere e l’esperienza alla Spal può davvero essere importante per lui. La Spal ha creduto molto in lui tanto da ingaggiarlo e finalmente lui può giocare in Serie A da titolare. Al Toro anche quest’anno, con l’arrivo di Sirigu, rischiava di non giocare. Poi c’è da considerare un’altra cosa. Fare la Serie A con la Spal, dove le pressioni sono molto diverse da quelle che ci sono a Torino, può realmente permettergli di capire se è pronto o no per la categoria. A Torino le pressioni della stampa e della piazza sono molto diverse, i tifosi seguono 24 ore su 24 il Toro. Se un giovane esce bene da Torino, però, sicuramente non farà fatica ad affermarsi.
Parlando proprio dei portieri del Toro: che idea si è fatto?
Credo che Sirigu non abbia assolutamente bisogno di presentazioni. Ha fatto molto bene in Italia con il Palermo, così come in Francia. Ha fatto un Mondiale come vice di Buffon. È sicuramente un portiere top. Per il Torino questo è stato un segno di maturità: dopo Hart non è andato a prendere un portiere qualsiasi ma Sirigu. Un percorso che secondo me è iniziato in Serie B con Ventura e sta continuando adesso con Mihajlovic. Oltretutto, finalmente il Toro ha ritrovato il giusto appeal per questo tipo di giocatori. Qualche anno fa si parlava più che altro di salvezza e giocatori come Sirigu non sarebbero probabilmente venuti a Torino. Oggi invece il portiere ha scelto proprio il Toro per rilanciarsi e non credo proprio che uno come lui non avesse mercato. Ormai sono anni che il Toro sforna giocatori di alto livello, da Peres a Immobile fino a Belotti. Se prima si parlava di salvezza oggi si parla sempre di Europa e questo attira i giocatori.
A proposito di Europa, sarà un obiettivo raggiungibile?
Credo che lo scorso anno il Toro puntasse a raggiungerla e abbia lottato ma a volte ci sono cose che non puoi prevedere prima. Ad esempio, lo scorso anno l’Atalanta ha fatto un campionato strepitoso, con pochissimi errori e queste cose non le puoi immaginare prima. Al di là che poi non l’abbia raggiunta credo che il Toro lottasse per quello e sono sicuro che lo farà ancora più forte quest’anno. MIhajlovic la scorsa stagione era appena arrivato e aveva bisogno di tempo per ambientarsi e fare la squadra. Quest’anno sa perfettamente cosa deve migliorare per lottare per l’Europa e credo che lo faranno.
Alfred poteva fare benissimo il secondo visto che quelli che abbiamo non sono proprio dei fenomeni.
Poi se c’è altro non so ma la scelta fatta non l’ho capita
Mi dispiace di non aver visto uno dei due fratelli titolare con la maglia del Toro. Credo però che Alfred non sia stato abbastanza tenace, perchè avrebbe potuto anche farcela. Un saluto comunque sempre affezionato ai due giganti cuneesi.