La mano di Coppitelli nel nuovo Torino Primavera, che vince a Verona e convince: Ciammaglichella si sblocca, ecco perché è un simbolo
L’autostima per crescere ancora, Federico Coppitelli l’ha trovata a Verona, dove i suoi ragazzi hanno trionfato per quattro a uno dominando per larghi tratti. La Primavera del Torino si gode ora i suoi 17 punti raccolti in dieci giornate di campionato: che sono cinque in più rispetto allo scorso anno e testimoniano il cambio di rotta. La squadra, durante l’estate, è stata rivoluzionata: tranne che in panchina. E Coppi è proprio la vera garanzia. Sul campo dei gialloblu hanno segnato tre giocatori simbolo di questa squadra, perché sia Akhalaia che Baeten e Ciammaglichella hanno avuto una traiettoria esemplificativa di come questo Toro è stato costruito da Ludergnani (il responsabile del settore giovanile) e plasmato da Coppitelli.
Akhalaia, Baeten e il baby Ciammaglichella: chi sono i talentini
Akhalaia, che si è sbloccato con una doppietta, è un mestierante della categoria. Classe 2002, è arrivato dall’Inter. E’ una punta di gamba, alla quale però ancora mancava il gol in campionato. Baeten, invece, è frutto dello scouting sul mercato estero: lui, come Stenio Zanetti (attualmente infortunato) o Garbett, hanno raggiunto la Mole da lontano, e si stanno mettendo in luce. Ciammaglichella, invece, rappresenta i pochi reduci della stagione passata. Lui è un 2005, che Coppitelli ha avuto il coraggio e la lungimiranza di lanciare la scorsa stagione da sotto età in un momento delicatissimo, quando la squadra lottava per non retrocedere. Il primo gol nella categoria gli rende merito.
Ma non è il solo, ad essere stato pescato dal tecnico nel girone di ritorno dell’anno scorso: anche Savini, Di Marco e La Marca, con Cottafava – ex allenatore dell’annata scorsa-, erano ai margini dell’Under 19. Coppitelli ha dato loro fiducia, fin da subito, e oggi se li gode come punti fermi di questo Toro. Che adesso è nelle zone nobili della classifica, dopo due anni di vuoto.