Ieri prova di grande carattere della squadra di Coppitelli, che continua a crescere colmando il gap qualitativo con le avversarie. E adesso Torino-Roma, atto terzo

Quando si dice gettare il cuore oltre l’ostacolo. Quale ostacolo? La stanchezza, prima di tutto. Non solo fisica (ché quella è innegabile), ma anche mentale: soprattutto se si pensa che si tratti di ragazzi di 17-18 anni al massimo che devono sempre tenere altissima la concentrazione. Il Torino di Coppitelli riesce nella mini impresa, contro una squadra bene organizzata e sicuramente più forte rispetto a quella che aveva affrontato all’andata: il Sassuolo aveva tutte le armi per fare male, con giocatori d’esperienza (su tutti, Mota Carvalho) e un tasso qualitativo sicuramente accresciuto. E laddove ci sono dei club che anche a gennaio hanno investito davvero molti soldi per alzare il livello, il Torino, invece, si è affidato al lavoro quotidiano. Vero, sono arrivati Bianchi, Borello e Adopo (quest’ultimo non era neanche in panchina): giocatori interessanti, che però ancora non sono giustamente in grado di spostare gli equilibri da solo.

E non è un caso, infatti, che a cambiare le sorti della partita di ieri (messa malissimo dopo il primo tempo, con uno 0-2 senza molto appello) sono stati i due giocatori probabilmente più rappresentativi della rosa: D’Alena e Millico. E non soltanto perché il secondo ha realizzato la doppietta e il primo si è procurato il rigore decisivo all’ultimo secondo. No, con loro in campo, il Torino ha saputo cambiare volto, raddrizzando una gara che permette ai granata, pur con tutte le fatiche del caso, di giocarsi al massimo delle energie mentali la sfida contro la Roma di mercoledì prossimo, al Filadelfia. Quella contro i giallorossi costituirà l’atto terzo: si tratta de recupero della sesta giornata, incredibilmente spostato a febbraio, e porterà il Toro a giocare l’ennesima gara settimanale.

La nostra fortuna è che anche loro saranno stanchi” aveva sentenziato ieri Coppitelli. E in effetti, dopo questa mattina, la Roma sarà sicuramente provata: ha vinto in rimonta, battendo la Juventus 2-1, ma dovrà impegnarsi molto per affrontare i granata, che già hanno vinto contro i capitolini la doppia sfida di semifinale di Coppa Italia. Vincendo questa ennesima partita, il Toro aggancerebbe il quarto posto, ex aequo con Fiorentina e Milan, e sarebbe lanciatissimo verso il terzo, rappresentato proprio dalla Roma. Ci vorranno, però, tante energie, a compensare la qualità degli avversari. Coppitelli, in questo, ha dimostrato di essere un maestro. Avanti tutta.