Il tecnico della Primavera del Torino, Federico Coppitelli, parla della vittoria contro il Cittadella: “Abbiamo visto pregi e difetti del Toro”
Federico Coppitelli è contento per la vittoria che permette i playoff del Torino. Dopo Torino-Cittadella, il tecnico dei granata inizia dicendo di voler “fare i complimenti ai miei ragazzi, perché è stato un girone difficilissimo. Non amo mai parlare degli altri, ma parlo per me. Questo per noi era un anno zero, abbiamo fatto risultato più di squadre già fatte e formate. E questo per me è motivo di grande soddisfazione, arrivata in una gara di grande sofferenza. Abbiamo visto pregi e difetti di questo Toro, che ci mette sempre il cuore, a volte gestisce male i momenti di tensione, soprattutto quando bisogna fare qualcosa. Poi ci sono difficoltà nel fare gol, un tiro lo puoi concedere, e noi prendiamo sempre gol alla minima disattenzione”. Continua poi Coppitelli: “Questa è una squadra che ha cambiato davvero tanto, dall’inizio, passando poi per dicembre. Quindi a volte qualche amnesia ci sta, e con la nostra giusta dose di sofferenza penso che abbiamo meritato di vincere, ma siamo contenti perché sapevamo che non sarebbe stato facile con il Cittadella, che aveva battuto anche Chievo e Empoli. Non si battono squadre così se non si hanno qualità“.
Sarà il Verona l’avversario del Toro ai playoff: “Una squadra forte come tutte quelle qualificate. Gioca un bel calcio e in attacco ha dei profili forti”. Ancora il tecnico: “È stato un anno di transizione, anche perché le gerarchie non erano magari del tutto chiare. Il gruppo dei ’98 era nutrito, ma molti giocatori avevano le stesse qualità, quindi si è dovuto girare molto“. Un bilancio sul suo primo anno, Coppitelli lo fa volentieri: “Sono molto contento, mi è stato fatto capire cosa vuol dire onorare questa maglia. I tifosi me l’han detto subito. All’inizio mi sembrava che si dicesse che fosse tutto meglio prima, e ci si era preparati a questo. Ovviamente si è chiuso un ciclo importante, ma parimenti se ne è aperto un altro, con una Primavera diversa: nessuno di quelli che han giocato oggi, per esempio, erano presenti lo scorso anno. Abbiamo dovuto ricostruire una spina dorsale: secondo me i risultati ottenuti si sarebbero potuti vivere con più entusiasmo. Mi è spiaciuto non avere l’ombrello per riparare meglio la squadra. Siamo arrivati terzi, come l’anno scorso; abbiamo fatto un buon Viareggio. Ma i confronti servono a poco: bisogna sottolineare il lavoro di questi ragazzi, e per me è una stagione positiva. La maglia che indossiamo è importante e pesa, manca ancora qualcosa ma è normale. E il gruppo è migliorato. Alla squadra do un 8, per tutto quello che abbiamo fatto: eravamo in un Girone in cui c’era una squadra che aveva valori tantissimo superiori alle altre, e poi un gruppo di squadre come Empoli, Chievo, Sassuolo che avevano un blocco di squadra molto preciso. Noi no, e se vediamo le prime formazioni scese in campo, con queste, vediamo quanto è cambiato“.
“Io faccio i complimenti alla squadra, e a chi ha lavorato prima di me, perché ho giocatori, a parte tre elementi, cresciuti qui. E deve essere un vanto. Adesso cerchiamo di vivere con entusiasmo quanto fatto. Mettiamo un punto e pensiamo ai playoff, son tutte squadre forti. Lavoriamo con la serenità che ci serve, vogliamo arrivare alla Final Eight ma sappiamo anche che sarà difficile e dura. Ci tenevo oggi a vincere, volevo arrivare terzo. Volevo che il Toro arrivasse lì dove merita di stare“. Su cosa lavorare, ora? “Io noto che la mia squadra quando è sotto pressione, e deve vincere o stravincere, magari fa peggio. Noi dobbiamo lavorare con calma, ora: sappiamo i nostri obiettivi, e dobbiamo lavorarci. Ora cominciano tante partite difficili. La nostra stagione è questo, dobbiamo lavorare molto sulla testa. Anche oggi ho visto una squadra che poi fatica a prendersi una responsabilità quando serviva. Poi quando dobbiamo metterci il cuore, però, lo facciamo“.
Ha raccolto un’eredità pesantissima e ha fatto, anzi sta facendo bene.
Bravo Coppitelli. Stagione positiva. Fenomeni non ce ne sono purtroppo, come nemmeno l’hanno scorso del resto. Il campionato si è vinto con giocatori come Aramu e Barreca
O meglio il campionanto non si è vinto quando si avevano giocatori migliori come quelli citati, ma con un’idea di squadra, idea che quest’anno è mancata, si avevano comunquje ottimi giocatori come Mantovani, Rosso, Morra che per la squadra hanno dato tutto. Per il resto direi che iniziare ogni anno… Leggi il resto »
Complimenti mister, ripartire dopo il ciclo Longo era tutt’altro che facile. In bocca al lupo per i playoff
Coppitelli gran lavoratore. Una sola pecca:la gestione di osei. Comunque alacre lavoratore preparato