Primavera / Le pagelle di Juventus-Torino: De Angelis sblocca, Butic chiude

Il Toro vince il derby e stacca la Juventus in classifica: le pagelle della stracittadina del campionato Primavera

COPPOLA 6.5: decisivo nei primi 45′, quando toglie dal sette una conclusione avversaria, non sbaglia niente.

GILLI 6.5: la squadra granata spinge molto sulla sua destra anche per le continue progressioni del terzino. Spende tantissimo (st 41′ RIVOIRA sv)

FERIGRA 6.5: aveva già dato un’ottima impressione nella sfortunata gara del Filadelfia contro il Verona. Anche oggi il difensore centrale conferma quel giudizio tenendo a bada Kulenovic in collaborazione col compagno di reparto (st 47′ CAPONE SV)

BUONGIORNO 7: la difesa sbaglia poco o nulla ed è anche per merito delle scelte di tempo del capitano e nazionale Under 19.

FIORDALISO 7: sua l’azione che porta al gol del 2-0 il Toro, nel primo tempo era stato provvidenziale in una delle rare occasioni della Juventus

OUKHADDA 5.5: ha i numeri ma non mette in mostra il suo potenziale, lo si vede troppo poco.

FILINSKY 6: sulle sue spalle la responsabilità di sostituire lo squalificato D’Alena, in un ruolo in cui fare la differenza è fondamentale. Non ci riesce appieno.

DE ANGELIS 7.5: sblocca il derby nella ripresa dopo essere andato vicino alla rete del vantaggio nel primo tempo, con un gran tiro da fuori che aveva anche dato l’illusione del gol

MILLICO 6.5: lui che è un ex sente il derby come pochi. Ci mette un po’ a carburare, cresce quando la Juve resta in dieci e gli spazi a disposizione aumentano.

BUTIC 7: chiude la gara, da attaccante di razza qual è, raccogliendo un cross e prendendosi tutto il tempo per freddare Loria

RAUTI 5.5: la più grande occasione del primo tempo capita sui suoi piedi, ma al numero undici granata non riesce la deviazione (st 18′ BIANCHI 6: entra bene in partita, quando ancora la gara è in parità)

All. COPPITELLI 7: vince il suo primo derby nel momento di maggiore emergenza, viste le tre squalifiche della squadra granata. Battere i bianconeri era fondamentale, visto il ciclo di ferro che ha avuto inizio con la Juventus: farlo in un derby vale sempre doppio.