Il Responsabile del Settore giovanile del Torino, Ruggero Ludergnani, fa il punto della stagione del vivaio in conferenza stampa
Ruggero Ludergnani da due anni è il Responsabile del Settore giovanile del Torino, ora in conferenza stampa fa il punto sulla stagione. La prima domanda è sulla Primavera che gioca lontano da Torino: “Non è un problema di budget se non giochiamo a Torino, ci sono dei requisiti minimi che deve avere il campo stabilisti della Lega. Abbiamo cercato in ogni modo delle strutture che avessero questi requisiti. Ricordatevi che ci sono anche dei requisiti tecnici oltre che strutturali, come la qualitĂ dei campi, degli spogliatoi, dei campi. I requisiti per giocare nel campionato Primavera sono duri, abbiamo fatto di tutto e cercheremo ancora di fare di tutto per giocare in cittĂ o vicino. E’ un grande sacrificio anche per il Torino giocare così lontano, è un sacrificio per i ragazzi non avere un grande seguito”.
Quanti osservatori ha il Torino?
“Grazie anche al presidente abbiamo messo in piedi una rete di osservatori importanti, tre scouting dedicati al reparto estero e una serie di osservatori in Italia. Forse non ci si rende conto della bella squadra che abbiamo messo in piedi”.
Dove può arrivare la Primavera?
“Siamo ovviamente contenti del cammino fatto dalla Primavera, se siamo li è normale che ci crediamo. La Primavera dl Torino al termine della regular season non è mai arrivato così in alto come quest’anno, questo è un dato di fatto”.
Com’è il livello delle altre squadre delle giovanili?
“Se domenica Ansah al 94′ non avesse fatto il gol del 3-2 adesso affronteremo un quarto di finale, non una semifinale. Io cerco di fare sempre delle valutazioni che vanno oltre il risultato o un piazzamento in classifica. Io credo che rispetto all’anno scorso abbiamo fatto dei passi avanti in tutte le categorie. Servono delle stagioni per dare tempo ai ragazzi di crescere. Io sono il primo a dire che dobbiamo ancora migliorare, abbiamo la necessitĂ di migliorare la qualitĂ di questi gruppi”.
Contento degli elogi di Juric e quali Primavera potremo vedere in estate in ritiro con Juric?
E’ innegabile che la soddisfazione maggiore per un Responsabile del Settore giovanile è vedere giocatori arrivare in prima squadra, è questo l’obiettivo delle giovanili. So bene da che punto siamo partiti quando siamo arrivati, mi ricordo bene la stagione passata quello che abbiamo dovuto vivere quotidianamente. Le parole di Juric ci hanno dato grande forza di voler lavorare ancora di piĂą e grande convinzione. Lo ringrazino a nome di tutto il Settore giovanile. Gli attestati di stima da parte di chi lavora in Prima squadra fanno piacere. Il percorso fatto da Gineitis deve essere un esempio per tutti i ragazzi. Insieme a Vagnati e Moretti facciamo quasi settimanalmente il punto sui ragazzi che sono nella Primavera. Ora siamo tutti concentrati sulla semifinale e tutto il resto lo rinviamo alla fine della stagione, abbiamo però giĂ delle idee. Poi dovremo fare i conti anche con le nuove regole”.
Ci può fare un punto sul Robaldo?
“Faccio una premessa, io rispetto i ruoli di tutti. E’ ovvio che sono a conoscenza di quello che sta succedendo ma il responsabile incaricato è Paolo Bellino. Posso dire che i lavori stanno andando avanti. Il Robaldo è un asset troppo importante per il Torino per migliorare il lavoro del Settore giovanile, per aumentare anche la competivitiĂ sul mercato. In questi due mi sono reso conto cosa voglia dire portare in giro per l’Italia e il mondo il marchio del Torino che ha un appeal clamoroso. Avere le strutture aiuta ad accrescere l’appeal. Io spero di averlo a disposizione il prima possibile”.
Che rapporto con gli allenatori delle giovanili? E’ stato individuato chi dove sostituire Benedetti?
“Uno dei compiti piĂą difficile è individuare all’intento del club gli allenatori migliori, che sposino la stessa idea di calcio. Noi non dobbiamo pensare alla partita della domenica ma alla crescita dei giocatori. Questo è uno dei limiti del non avere un centro sportivo, è difficile essere su tutti i campi visto che le squadre si allenano su campi diversi, per questo sto pensando di avere qualche collaboratore in piĂą che mi aiuti perchĂ© è importante essere sempre a stretto contatto con gli allenatori. Per quanto riguarda il Responsabile della Scuola calcio, si è detto tanto su questo argomento. Da quando sono arrivato al Torino c’è stata una persona che è sempre stata super leale e super collaborativa e questa persona è Silvano Benedetti. A novembre/dicembre ci siamo messi a parlare in maniera molto sincera, lui mi ha detto che è stanco, che è diventato nonno e vede poco i nipoti, ho provato in tutti i modi di cercare di cambiare idea, ci ha provato anche il presidente Cairo anche proponendogli altri impegni. Ma adesso Silvano ha delle sue esigenze personali e lo capisco. E’ ovvio che noi abbiamo giĂ pensato al futuro, saremo dei dilettanti se non ci avessimo pensato ma ci sono dei tempi tecnici da rispettare, di certo chi arriverĂ dopo Benedetti avrĂ una grande responsabilitĂ . Per certi aspetti non invidio questa persona che arriverĂ dopo Silvano ma è lo stesso Benedetti che lo sta giĂą aiutando”.
Un bilancio di questi due anni e c’è la possibilitĂ di un rinnovo?
“Sono stati due anni che sono passati in maniera veramente veloce, sono stati due anni molto, molto intesi. Soprattutto il primo anno. Il bilancio è positivo. Se penso da dove siamo partiti e dove siamo adesso sono molto contento, se mi fermo un attimo e sono lucido sono contento. Ma penso che il Torino debba e possa fare molto di piĂą ma servono anche degli asset fondamentali per fare dei passi avanti decisivi. Il mio contratto scadrĂ nel 2024, c’è ancora un anno e non ci sto ancora pensando al rinnovo, quando uno lavora al settore giovanile deve darsi un po’ di tempo. Non vorrei che questo secondo posto della Primavera faccia pensare che sia tutto a posto, c’è invece ancora tanto da migliorare”.
Torino e Lecce Primavera hanno tanti stranieri in squadra, cosa hanno piĂą i giovani stranieri da quelli italiani?
“Per cercare di raggiungere una competivitĂ in poco tempo è impensabile pensare di prendere giocatori solo in Italia. Come ha detto Corvino, in Italia i costi sono alti, chi ha quelli forti se li tiene. Quindi dove vai a prendere i giocatori? All’estero. Poi a partire dalla prossima stagione ci saranno delle modifiche al regolamento e dovremo adeguarci, dovremo porre sempre di piĂą l’attenzione sugli italiani perchĂ© le regole delle prossime stagioni sono molto chiare. Abbiamo giĂ fatto degli investimenti, come Gabellini che un Under 16 che gioca giĂ in Under 18”.
Bisognerebbe investire piĂą sul territorio?
“Non è assolutamente vero che noi non siamo attenti al territorio, abbiamo infatti inserito una figura di scouting solo per il Piemonte. E’ chiaro che per fare certe cose bisogna strutturarsi, bisogna essere radicati e bisogna sapere anche il competitor che si ha vicini. Quest’estate arriveranno anche dei ragazzi del territorio, poi io penso sempre che l’importante è che arrivino i ragazzi giusti perchĂ© siamo una societĂ professionistica ma non è vero che non siamo attenti al territorio. Abbiamo seguito per esempio il Torneo della Regioni, l’abbiamo seguita con 5 osservatori piĂą io Caprari e Musumeci. Noi siamo attenti al territorio e faremo in modo che ci sia ancora di piĂą attenzione al territorio”.
Come si rimane competitivi?
“Come nelle prime squadre, anche nelle giovanili ogni giocatore vuole giocare in una squadra forte. Per essere competitivi noi dobbiamo avere strutture di primo ordine, non ci sono alternative. Il Torino ha un grandissimo appeal come nome, ma dobbiamo creare anche un grandissimo appeal per le strutture. Abbiamo un convitto che è bellissimo, uno dei piĂą belli che colpisce tutti coloro che lo vedono. Noi in questi giorni stiamo lavorando per cercare di migliorare la qualitĂ dei servizi nei quali i nostri giocatori si alleneranno quotidianamente. Moretti dice sempre che noi dobbiamo migliorare i servizi che mettiamo a disposizione dei giocatori per migliorare il lavoro che facciamo”.
Cosa pensa delle seconde squadre?
“Per quanto riguarda l’Under 23 vi porto una mia testimonianza. Quando si cerca di andare a convincere i giocatori ad arrivare al Torino, quello che ci viene rinfacciato è che in Italia si facciano giocare poco i giovani e i ragazzi chiedono quale sarĂ il percorso dopo l’Under 23. Di Scalvini che va dalla Primavera a essere titolare in Serie A ce n’è uno, anche Gineitis che in Primavera è dominante deve crescere. Avere una categoria di mezzo tra la Prima squadra e la Primavera è importante, poi però nei ragazzi bisogna crederci. Sicuramente l’Under 23 può essere la strada giusta. E’ importante che i direttori sportivi delle prime squadre credano nei settori giovanili, che siano interessati al movimento delle giovanili e abbiano voglia di sviluppare insieme un lavoro con il settore giovanile, altrimenti possiamo inserire tutte le squadre che vogliamo ma non si risolve il problema. In questo io sono fortunato e non lo dico perchĂ© con Vagnati lavoro da tanti anni ma perchĂ© sento la sensibilitĂ verso le giovanile. Sulla riforma dei campionati, quello che dico è che dobbiamo fare in modo che la competivitĂ dei campionati resti alta”.
“Noi dobbiamo avere una visione del giocatore non sulla domenica ma sul futuro, dobbiamo cercare di lavorare piĂą in maniera individuale e non collettiva. E’ bello vedere la squadra che gioca bene la domenica ma se lavoriamo piĂą sul gioco della squadra e non sulla crescita individuale, l’attaccante in settimane tira in porta dieci volte. In Prima squadra poi faranno un lavoro diverso, di squadra, ma a livello delle giovanili bisogna lavorare piĂą sulle individualitĂ . Anche con il preparatore della Prima squadra, Paolo Barbero, abbiamo fatto un programma per far crescere i giocatori dal punto di vista fisica anche”.
Su quali principi stai lavorando?
“Per far giocare i piĂą giovani bisogna lavorare un po’ sulla testa degli allenatori ma bisogna anche mettergli a disposizione la qualitĂ . Savva e Nije nella prima parte della stagione non hanno giocato tanto quanto adesso, avevano bisogno di tempo. Chi ha qualitĂ deve giocare, senza guardare la carta d’identitĂ . Per questo dico che non bisogna guardare tanto le classifiche, noi per esempio a gennaio abbiamo spostato Percium e Desio dall’Under 17 all’Under 18 perchĂ© penso che chi è bravo debba andare a giocare con le categorie superiori. Cairo e Juric poi valutano quelle che produciamo come giocatori e non le classifiche. Io vorrei vedere una maggiore intensitĂ , nel giocare uomo a uomo e non aspettare nelle giovanile. In Primavera ci sono state delle prestazioni dove magari non abbiamo fatto quello che volevamo, sappiamo che il nostro modo di giocare può portarci a correre dei rischi ma è quello che vogliamo”.
Vincere lo scudetto con la Primavera aumenterebbe l’appeal?
“In questo momento ho percepito che siamo considerati la piĂą grande sorpresa tra le squadre che sono arrivate alla fase finale del campionato Primavera, da un lato questa cosa mi ha dato fastidio dall’altra mi riempie di orgoglio. Nel momento in cui riusciamo a dare continuitĂ ai risultati qualcosa forse cambierĂ come appeal. Non dimentichiamo che oltre a essere arrivati in semifinale scudetto con la Primavera, quest’anno siamo arrivati anche in finale al Viareggio, finale che abbiamo poi perso immeritatamente. Ma noi dobbiamo dare continuitĂ a questi risultati. Faccio i complimenti al mister e a tutto lo staff per essere arrivati a questo traguardo con la Primavera”.
Contatta Paolo Bellino.
Infatti, Ludergnani è stato chiarissimo
Ludergnani ha detto che i lavori stanno andando avanti, cosa totalmente FALSA!!!
…
Se qualcuno è interessato, c’è il video di tutta la conferenza stampa su torinofc.it
Direi che Ludergnani mi è piaciuto parecchio.
E’ in gamba. E sembra una persona seria, affidabile.
Senza sparate o spacconate.
Io davvero non riesco a credere al fatto che nella cittĂ di Torino e dintorni non esista una stuttura sportiva in grado di ospitare le partite di campionato della formazione primavera del Toro. E se ciò che esiste non risponde a determinati parametri mi sembra incredibile che non si sia… Leggi il resto »