Chi è Niccolò Moreo, il nuovo attaccante della Primavera del Torino di Federico Coppitelli: tutta la trafila e l’esordio, sognando la prima squadra
L’eredità da raccogliere è pesante, perché dopo un campionato come quello disputato da Butic non è facile. Ma Niccolò Moreo del Torino Primavera ha le caratteristiche per potercela fare. Ed è interessante scoprire chi sia il giocatore che dalla stagione 2018/2019 fa stabilmente parte del gruppo allenato da Federico Coppitelli, dopo una lunga trafila tra il Toro dei più piccoli. Ci è voluto tanto per riuscire a trovare il feeling con il gol. Ma da quando l’ha trovato, non ha più smesso, e nel Trofeo Beppe Viola (edizione 2018) si è rivelato decisivo con un rigore che ha permesso al Torino di Sesia di trovare la vittoria e di incoronare proprio Moreo come eroe di giornata e di squadra.
Chi è Niccolò Moreo: la trafila di tutto il settore giovanile del Torino
Tra le caratteristiche di Niccolò Moreo (anno 2001) c’è sicuramente una grande pecca, quella del fisico non particolarmente impostato. Questo era stato fatto notare da subito, ma l’attaccante ci ha lavorato molto, affinando soprattutto le altre doti: velocità e tecnica palla al piede.
Così, giocando da attaccante esterno o da falso nueve, la piccola punta granata è riuscita a poco a poco a crescere, diventando insostituibile. Per fare un confronto con un altro giocatore della Primavera, Moreo può ricordare Millico: oltre al ruolo, calcia molto bene con entrambi i piedi, è bravo su punizione e dimostra freddezza con il Torino.
Moreo del Torino Primavera: esordio e contratto
Il 14 settembre 2018, Moreo esordisce a partita in corso con la Primavera di Federico Coppitelli: si tratta di Palermo-Torino 3-2, e per il giocatore c’è giusto il tempo di entrare in confidenza con una categoria più difficile e con dei giocatori tecnicamente più validi.
Il suo ciclo con i granata, che potrebbe aprirgli le porte della prima squadra, è cominciato, e il suo agente Simone Bernardo lavorerà per ottenere un contratto da professionista con la squadra che il giocatore tifa da quando era piccolo. I suoi genitori sono infatti di Saluggia, e sono parenti di Gasbarroni (cugini, per l’esattezza). La sua carriera calcistica si abbina a quella scolastica, che continua a portare avanti con determinazione. Ma con il sogno di sfondare nel mondo del calcio.