Il nuovo allenatore cercherà di trattenere i pilastri della rosa. Il rischio cessione non riguarda soltanto i più deludenti

Dopo una lunga tiritera Paolo Vanoli è diventato ufficialmente il nuovo allenatore del Torino. Queste giornate, appena successive all’annuncio, lo hanno visto visitare – in compagnia della dirigenza – lo Stadio Filadelfia e la lapide di Superga. Una degna introduzione al lavoro che dal ritiro di Pinzolo dovrà svolgere sul campo, con i giocatori. Vanoli ha ereditato dal suo predecessore Ivan Juric una squadra che dovrà a fare a meno di diverse partenze obbligate come di veri e propri punti fermi al suo interno. E’ da loro che Vanoli partirà per costruire un Toro a sua immagine e somiglianza. Durante la preparazione bisognerà però fare i conti sempre con lo spettro del calciomercato. Molti degli attori cruciali del Toro che verrà figurano infatti sul taccuino di diverse pretendenti.

Si riparte da Schuurs e…. Buongiorno

Non c’è dubbio su quali siano i giocatori imprescindibili di Vanoli per quanto riguarda il reparto arretrato. Schuurs e Buongiorno sono e saranno le colonne portanti del reparto difensivo, anche se parlare al futuro rischia di apparire fin troppo ottimistico. Sul centrale ex Ajax pochi dubbi sulla permanenza. Fino a settembre/ottobre dovrà recuperare dall’infortunio e la presenza dell’olandese al Filadelfia, proprio durante la prima visita del tecnico nel suo futuro quartier generale, è apparsa come un’ulteriore iniezione di fiducia. Sorrisi e pacche sulle spalle riservati da Vanoli a Schuurs, come a sottolineare una stima che dovrà tradursi in una maturazione repentina. Una leadership che acquisirà Schuurs, soprattutto se la questione Buongiorno dovesse prendere una piega a cui nessun tifoso del Toro aspirerebbe. Le sirene napoletane si fanno squillanti già ora che Buongiorno si trova non al Filadelfia ma a Coverciano, in compagnia di Raoul Bellanova: un altro titolare inamovibile nel disegno ideale di Vanoli.

Duvan, il vero imprescindibile

I due azzurri sono i giocatori di cui il Toro non si vorrebbe privare, ma che garantirebbero plusvalenze non da poco e si sa come va il mercato, specie dalle parti di via dell’Arcivescovado. Staremo a vedere. Non dovrebbero esserci dubbi per quanto riguarda invece la permanenza di Samuele Ricci, un altro che avrebbe dovuto prendere parte alla spedizione azzurra in Germania prima dell’invito di Spalletti a ripresentarsi in futuro. Intanto il suo presente resta il Torino, come ovviamente per l’unico giocatore imprescindibile per il reparto offensivo, ovvero Duvan Zapata. Vanoli farà del colombiano il suo totem, dall’alto della doppia cifra raccolta in un deserto preoccupante, alla veneranda età di 33 anni.

Vanoli, chi metti sul mercato?

Chi può partire? Beh, innanzitutto i delusi dagli Europei. A cominciare da Vlasic, che in Germania ha solo confermato le magagne fisiche che lo hanno debilitato in quest’ultima stagione, fino al duo serbo Ilic e Milinkovic-Savic. Per i due giocatori di movimento, l’ultima è stata sicuramente una stagione deludente rispetto alle aspettative. Entrambi sembrano disconoscere il vocabolo “continuità”, per non parlare di Vanja che ha sì totalizzato clean sheet a ripetizione come una serie non invidiabile di insicurezze. Sulla lista dei partenti possiamo collocare anche due esterni: Lazaro e Vojvoda. Il primo, dopo l’acquisto a titolo definitivo dall’Inter, non è mai riuscito a incidere in una stagione che non può che essere giudicata insufficiente. Il kosovaro si è distinto più in fase difensiva che offensiva, anche venendo schierato come terzo centrale a destra. Il suo contratto in scadenza nel 2025 potrebbe essere uno dei motivi per lasciarlo partire.

Mergim Vojvoda of Torino FC in action during the Serie A football match between Torino FC and AC Milan. Torino FC won 3-1 over AC Milan.
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ultimo aggiornamento: 27-06-2024