I granata volevano chiudere subito per un regista. La trattativa con il Napoli continua comunque serrata. E Cairo ribadisce il “no” per Maksimovic
E adesso il Toro può aspettare. L’arrivo di Sasa Lukic, dopo tanto trattare, ha permesso ai granata di tirare un grosso respiro, e andare a trattare con insistenza sì, ma meno urgenza, Mirko Valdfiori, l’altro obiettivo del mercato per il centrocampo. Segnatamente, per il ruolo di regista. La strategia di Mihajlovic è difatti molto chiara: due giocatori di qualità – uno alternativo all’altro – in mezzo a due mezzali, siano essere più robuste (vedi Acquah) o più rapide e tecniche (come Benassi e Baselli).
E se in sostanza resta poco spazio a Obi, Gazzi e Vives – tutti e tre potrebbero lasciare la squadra entro la fine della sessione estiva –, è pur vero che l’attenzione dirigenziale è volta ai nuovi acquisti. Con la testa tutta tesa verso Napoli, dove si conferma la chiara intenzione di Cairo (già ampiamente ribadita nei giorni scorsi) di non voler includere Maksimovic nell’operazione che porterebbe l’ex Empoli alla corte del nuovo allenatore del Torino. I contatti tra le parti sono costanti, ma le posizioni in questi ultimi giorni sono rimaste ferme: non coincide la valutazione che il Toro dà a Valdifiori (4 milioni) rispetto a quella del Napoli (5), mentre meno difficoltà ci sono nel trovare la formula. Se si dovesse trattare di un titolo definitivo, i granata potrebbero anche pensare di investire subito quei 4 milioni di cui sopra, ma libererebbero immediatamente i partenopei di un giocatore che non rientra nel progetto tecnico di Sarri.
In caso contrario, cioè di prestito con diritto di riscatto (opzione comunque gradita a De Laurentiis), la valutazione potrà sì essere alzata, seppur di poco, ma con la prospettiva di dilazionare molto di più il pagamento. Questo, di fatto, vorrebbe il Toro, che al Napoli ha mandato un chiaro messaggio: ora, di fretta, ce n’è molta meno. Mihajlovic infatti potrà già lavorare domenica, alla ripresa dei lavori in Sisport, con il nuovo regista arrivato appunto ieri dal Partizan Belgrado.
Ma la mancanza di fretta, si diceva anche in apertura, non esclude la mancanza di voglia di arrivare, possibilmente non allo scadere della sessione mercatara, al regista del Napoli. Che resta il primissimo obiettivo, con poche (finora) altre alternative all’orizzonte. Nessuna scadenza, nessun ultimatum: trattativa a oltranza, con la speranza che possa risolversi come accaduto con due certi Ljajic e Iago Falque…