Il difensore del Torino, Carlao, confessa la voglia di tornare a casa: “La mia situazione resta aperta. Loro vorrebbero contare su di me, ma io voglio giocare”

Non è certo stato un semestre brillante, o come si sarebbe aspettato, quello di Carlao. Il difensore brasiliano, arrivato a gennaio, ha faticato a trovare spazio nella rosa di Mihajlovic. A causa di un infortunio e per scelta tecnica. E ora, è lui stesso a valutare con attenzione il suo futuro in sede di calciomercato. All’ESPN, network brasiliano, Carlao ha parlato del suo passato, presente e futuro in granata. Ammettendo la mancanza del Brasile: “Vorrei giocare qui ad alto livello. Se sorgesse qualche opportunità, la valuterei con attenzione” dice il giocatore. “Con il Torino ci siamo già parlati: la mia situazione è rimasta aperta, e ho giocato poco a causa di un infortunio. Ho ancora due anni di contratto e penso che vorrebbero ancora contare su di me. Ma io voglio giocare” ha detto molto apertamente. “Il Torino” confessa Carlao, “mi aveva nel mirino dai play-off di Champions League con l’Apoel. La nostra squadra ha vinto il girone in Europa League. Dopo la penultima partita siamo entrati in contatto per la prima volta, dopodiché i contatti si sono intensificati a gennaio. Abbiamo risolto tutto in due giorni. Ed ero molto contento perché stavo approdando nel campionato italiano. Appena sono arrivato, Mihajlovic mi disse che era difficile trovare nel mercato di riparazione un difensore mancino abile ad alzare la linea partendo dalla difesa. Sfortunatamente mi sono infortunato e sono riuscito a giocare solamente verso la fine del campionato“.

Torino, Carlao: “Ecco come mi sono infortunato. IN granata 6 mesi di alti e bassi”Sulla dinamica dell’infortunio, Carlao fa anche chiarezza: “Ho cercato di anticipare una palla e sono scivolato, appoggiandomi con il braccio, sono caduto. E sono rimasto con il gesso tre giorni e con una stecca per 30 giorni. Mi sono dovuto allenare per tre mesi da solo, poi. E non sono stati mesi facili. Anzi, 6 mesi di alti e bassi. Siamo rimasti imbattuti per parecchie partite  eabbiamo fatto una grande gara con la Juve, e il clima da derby è speciale! Non si parlava d’altro. Poi, però, è arrivat ala sconfitta con il Napoli, perché ci siamo rilassati. La mia esperienza? Penso di aver fatto qualcosa di buono quando ho giocato. Comunque, solo vivendo Torino ho capito davvero la sua storia e questa piazza. I tifosi vogliono molto, ma sanno riconoscere quando un giocatore dà tutto in campo. Per me è stata un’esperienza divertente e altamente formativa” conclude.