Calciomercato Torino / Il ds Vagnati lavora più agli addii che alle operazioni in entrata: da Berenguer a Lyanco, passando per Izzo, cessioni complicate

Ogni situazione è diversa, ma ciascuna è a modo suo un intoppo. Se il mercato del Torino si è bruscamente arenato dopo gli arrivi di Rodriguez, Linetty e Vojvoda la causa è primariamente legata alla difficoltà di cedere chi in rosa c’è già. Marco Giampaolo ha lavorato, nei giorni di Biella, con un gruppone da 31 calciatori, e il numero non rassicura, perché scorrendo i nomi dell’elenco si scovano – paradossalmente – le lacune dell’organico, che ancora aspetta il regista ma non potrà accontentarsi di questo per definirsi completo. Al “Pozzo” si sono allenati alcuni giovani destinati al prestito (Kone in primis: tornerà al Cosenza), ma soprattutto tanti reduci dell’ultima stagione di difficile collocazione nei piani del tecnico granata. Per sette di questi, il Toro ha ricevuto offerte e sondaggi e sta lavorando con difficoltà per sistemarli. E a loro si aggiunge Lyanco, che nel mini-ritiro non era presente, ma che sta spingendo senza troppi veli per lasciare Torino.

Izzo partirà, ma quando? E Djidji…

Il brasiliano aspetta solo che i granata trovino la quadra economica o con lo Sporting Lisbona o con il Bologna, poi partirà. Ma in difesa sono altri due i centrali destinati all’addio. Di Izzo ha parlato anche il presidente Cairo, di fatto offrendo il suo calciatore a chi potrà garantire il migliore introito. Ma fin qui né la Fiorentina, né Lazio e Inter hanno presentato una proposta allettante.

Per Djidji ha fatto un tentativo lo Spezia, senza però dare ancora l’accelerata decisiva. Gli stessi aquilotti hanno chiesto informazioni per Edera e Millico (a titolo temporaneo), poiché necessitano di due rinforzi sugli esterni, ma stanno anche valutando altri profili. Il che lascia il Toro in stand-by.

Il Torino pronto a cedere Falque, ma non solo

Falque sta riflettendo sull’offerta del neo promosso Benevento, intanto ha teso le antenne, sebbene di concreto vi sia al momento solo un apprezzamento da Dubai. Lo spagnolo col 10 fatica nel 4-3-1-2 e lo ha dimostrato nelle amichevoli. Qualcosa in più, da trequartista, ha dato Berenguer. Il 21, però, ha mercato in Liga, un’opportunità che Vagnati non vuole farsi scappare.

Ciò che rischia di scappare, però, è il tempo. Tra una settimana il Torino scenderà in campo contro la Fiorentina per la prima giornata della nuova Serie A. E, al momento, lo farebbe senza un titolare (il regista, appunto) e con tante incognite, alcune delle quali potrebbero anche giocare. Come Rincon, ad esempio, il play inventato per necessità “che si sta adattando”, per dirla con Cairo: parole, quelle del patron, che celano le fatiche, sia nell’agguantare Torreira, sia nel trovare una sistemazione a chi come il venezuelano è poco funzionale al nuovo progetto.

Urbano Cairo e Davide Vagnati
Urbano Cairo e Davide Vagnati
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ultimo aggiornamento: 12-09-2020