La situazione legata al terzino brasiliano non si sblocca: si cerca una cessione all’estero. Il giocatore non comunica quando arriverà a Bormio
Continua a tenere banco la questione legata a Bruno Peres. Il terzino brasiliano, non è un mistero (da diverso tempo), è sul mercato, ed è il maggiore indiziato, dopo Glik, a lasciare la maglia granata. Dopo due anni, di fatto, la sua esperienza all’ombra della Mole sembra essere giunta al capolinea, e a suffragare questa ipotesi è il fatto che l’ex Santos, dopo il “permesso speciale” che gli era stato accordato, non si è presentato nemmeno il primo giorno nel ritiro di Bormio.
Il Torino, per gettare acqua sul fuoco, aveva volutamente fatto più tardi il biglietto aereo per il giocatore (gli era stato inviato, precisamente, proprio il 10 luglio: data del raduno), convinto che la situazione, nel giro di poco, si sarebbe sbloccata. Non è così, anzi. Peres, di fatto, non ha ancora comunicato nulla circa il suo rientro in Italia, fatto che ulteriormente dimostra l’intenzione di provare una nuova esperienza altrove.
Il problema, per Peres, è che il Toro chiede non meno di 20 milioni per la cessione del suo funambolico terzino destro. Una cifra che con grande difficoltà può essere spesa nel calciomercato italiano. Per questo si aprono le porte estere, ma per ora ci si limita a parziali sondaggi, e non a trattative vere e proprie. Su tutte, la squadra più interessata al giocatore continua a restare il Wolfsburg, mentre più a distanza si trovano le altre possibilie pretendenti (dal Manchester City, al Bayer Leverkusen). Da Silva e Moggi sono al lavoro per trovare una soluzione che accontenti tutti: il giocatore e il Toro. La sensazione è che ci vorrà del tempo, tempo che il terzino non vorrebbe però perdere, rimanendo fermo senza allenarsi.
Per questo motivo, resta una grossa nebulosa intorno alla sua assenza. Il Toro aspetta risposte.