L’esperienza in Serie A per l’attaccante del Toro è al termine, pronto un altro trasferimento in prestito: si riaprono le porte della cadetteria

Non era ancora pronto, Vittorio Parigini. Almeno questa è l’opinione che di lui hanno avuto Sinisa Mihajlovic prima e Rolando Maran poi. L’attaccante classe ’96, in prestito dal Toro al Chievo Verona, non è riuscito ad avere lo spazio che si aspettava in Serie A, e aspetta ora novità di mercato che lo riguardino da vicino, per tornare a giocare con regolarità. Difficile, però, che il giocatore possa restare nella prima categoria: per giocare titolare, l’ex Perugia dovrà verosimilmente accettare un nuovo trasferimento in cadetteria, dove le estimatrici proprio non mancano.

C’è infatti la fila per il giovane prodotto del vivaio granata, considerato tra gli attaccanti più talentuosi della sua leva. Dopo l’esperienza alla Juve Stabia e al Perugia, per Parigini potrebbero prospettarsi scenari interessanti, e da potenziale titolare, nuovamente in cadetteria. Tre sono le squadre che vorrebbero poter contare sul giocatore per il prossimo semestre: Salernitana, Cesena e Brescia, in ordine gerarchico. Proprio i granata, infatti, hanno provato a contattare nei giorni scorsi il Toro, per cercare di trovare il prima possibile un accordo e bruciare la concorrenza. Ma è necessario qualche giorno di trattativa per poter arrivare alla fumata bianca.

Il nodo, con i campani, riguarda la modalità del trasferimento. Il Toro vuole un prestito secco, ed è disposto a concedere un (basso) premio di valorizzazione che si tradurrebbe in un prestito con diritto e controdiritto; la Salernitana (e, in verità, anche le altre squadre), preferirebbe guadagnare di più, o poter contare sul giocatore per un periodo di tempo maggiore, avendo di base rinunciato a imbastire un discorso che riguardi un acquisto a giugno del suo cartellino. La proposta, infatti, riguardarebbe un prestito non di 6, ma di 18 mesi, tali da poter fare in modo che il giocatore possa avere il suo spazio e possa crescere con continuità in un arco di tempo maggiore.

Il Toro ci pensa, convinto di portare alla base, prima o poi, Parigini, per potergli far fare lo stesso fortunato percorso che ha intrapreso da poco Antonio Barreca. Il Chievo, in questo momento, sembra già il passato per il giocatore. Si attendono novità.


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madde71
madde71
7 anni fa

Vittorio 96,non so se sei veramente tu,o chi per te,ma mettiamo che tu sia l’originale.la famiglia non va toccata,avrei reagito uguale,non sono un coniglio che scrive e scappa,son un’uomo adulto e non mi son comportato con educazione,questo va ammesso.le cose si dicono in faccia.quindi le mie doverose scuse,senza se e… Leggi il resto »

2fab66
2fab66
7 anni fa

Il problema di Parigini, purtroppo, non è certo la forza del giocatore ma il gruppo di persone che lo circondano
E qui mi fermo…

corrado
7 anni fa

Trovo deprimente leggere commenti sarcastici nei confronti di ragazzi giovanissimi e che indossano questa maglia da quando sono nati. Se non siamo noi a credere nei nostri giovani e a sostenerli quando le cose non vanno bene, chi altro dovrebbe farlo? Che senso ha parlare del mito del Fila se… Leggi il resto »

nonno
nonno
7 anni fa
Reply to  corrado

Ma infatti! Con i figli a volte bisogna essere ciechi e credere in loro a prescindere. Io non so se chi ha scritto prima sia Vittorio o un fake ma se è lui… Non mollare, allenati alla morte, pazienta. Non credo che cambi nulla “arrivare” a 20-21-22, basta “arrivare”.

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