Offerte dalla B per il centrocampista, ma il nodo ingaggio è difficile da sciogliere. Non dispiace l’idea di chiudere la carriera in granata

Andare o non andare, questo è il problema“. Giuseppe Vives è molto combattuto in questo momento, tra salutare il Toro dopo diversi anni insieme, o restare, sapendo di non avere spazio, per chiudere la carriera in granata, all’interno di un ambiente nel quale si trova molto bene. Ha un ruolo importante, Vives, nello spogliatoio: dà consigli, aiuta l’inserimento dei più giovani, sa fare gruppo e continua a lavorare silenziosamente, senza mai lamentarsi per le panchine ormai diventate una costante in questa stagione granata. Lo sapeva, e non ha mai aperto bocca. Un atteggiamento che Mihajlovic ha apprezzato molto, e che non ha mancato di rimarcare anche in passato, pure privatamente.

CAMPO, 4.1.17, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, amichevole, TORINO-MONZA, nella foto: Giuseppe Vives
CAMPO, 4.1.17, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, amichevole, TORINO-MONZA, nella foto: Giuseppe Vives

Ma, d’altra parte, Vives ancora qualche cartuccia vorrebbe spararla, e in B c’è chi farebbe carte false per averlo. C’è la Pro Vercelli, interessata al giocatore da tempo anche perché Longo conosce bene il centrocampista ex Lecce; ma c’è anche il Perugia, che ha maggiori disponibilità economiche e che sarebbe disposto a offrire al calciatore un anno e mezzo di contratto. Nulla di bene avviato, comunque, ed è bene sottolinearlo, anche perché il problema resta rappresentato proprio dall’ingaggio che Vives percepisce in granata. Ci saranno ancora poco più di due settimane di tempo, per arrivare a una decisione finale. Il giocatore, per ora, ci pensa molto, rimanendo particolarmente combattuto sulla decisione da prendere. Perugia e Pro Vercelli attendono, sperando di riuscire a perfezionare un acquisto che, per la cadetteria, sarebbe un piccolo grande colpo di mercato.