Il ghanese del Bologna può essere inserito in uno scambio con Martinez, l’argentino del Chievo porterebbe qualità. Ma c’è da risolvere il nodo cessioni
Il Toro cambia a centrocampo. O per lo meno, vuole cambiare. Perché Benassi e Baselli hanno bisogno di ricambi, e non sempre Obi (ora messo in vetrina) o Acquah sono sembrati, per dirla à la Mihajlovic, “all’altezza della situazione“. Serve qualità, insomma, ma servono anche muscoli: quelli troppo fragili dell’ex Inter non possono bastare, mentre il ghanese (attualmente infortunato) potrebbe restare assente per un periodo piuttosto lungo a causa degli impegni di Coppa d’Africa. Ecco perché il Toro sta provando a lavorare su più fronti, sul mercato, per trovare le giuste alternative all’allenatore granata: da un lato si ragiona su Castro del Chievo, ma piuttosto di recente ha guadagnato posizione l’ipotesi Donsah, chiuso dal Bologna.
Per l’argentino dei veronesi, è praticamente presto detto: il giocatore piace molto, perché sa abbinare quantità e qualità, e perché sta continuando a dimostrare di poter essere importante in una linea mediana di medio-alta classifica. Ma costa, costa davvero tanto: forse troppo, per la sessione invernale. Da qui fino al 31 di dicembre ci saranno dei contatti, ma difficilmente potranno essere risolutivi: il Chievo chiede non meno di 5,5 milioni di euro per la cessione (se non qualcosa di più), e per il Toro saranno necessari più ragionamenti, sotto questo aspetto.
Ben diversa è la situazione legato al ghanese, molto amico, tra l’altro, del già citato Acquah. Vero, anche lui potrebbe assentarsi per la Coppa d’Africa (non vi è ancora la certezza), ma attualmente è ai margini della rosa di Donadoni, che continua a preferirgli altri giocatori. Di qui, l’idea di imbastire uno scambio tra scontenti: l’ex Cagliari in granata, con Martinez, su cui i rossoblu hanno fatto qualche sondaggio di recente, a compiere il percorso inverso. Un discorso in fase embrionale, perché c’è distanza sulla valutazione dei cartellini del centrocampista classe ’96 e dell’attaccante del ’93 (è considerato di più valore quello di Donsah, costato oltre 6 milioni agli emiliani).
Ma l’incastro, se dovesse andare a buon fine, permetterebbe di risolvere qualche problema di rosa: il Toro libererebbe un posto per Iturbe (che resta in pole come nuovo volto per l’attacco) e al contempo aggiungerebbe un tassello di quantità e prospettiva per il suo centrocampo. Ma avrebbe al contempo bisogno di cedere (Obi, appunto) per fare in modo di non trovarsi in sovrannumero sulla linea mediana. È tutto all’inizio, ma qualche nome già c’è. E quello di Donsah può diventare caldo.
Poi con un paio di giocatori buoni, diciamo uno in mezzo ed un centrale, non si creda di elevare così tanto il rendimento della squadra, il gap con troppe squadre rimarrebbe elevato. Il Milan di Inzaghi a questo punto aveva più o meno la stessa classifica del Milan di Miha… Leggi il resto »
Anche se Urbanetto si svenasse in questo mercato, fatto alquanto improbabile, difficilmente si riuscirà a rinforzare questa squadra che è stata costruita male e senza seguire le indicazioni del mister , l’ acquisto/ cessione di Taxi ne è un esempio , per nn parlare della difesa apparsa da subito di… Leggi il resto »
Più che costruita male direi assolutamente incompleta. A dire il vero però se la squadra fosse sempre stata costruita seguendo le indicazioni del mister nel Toro giocherebbero da 3/4 anni Ljajic e Valdifiori ai quali andrebbero aggiunti Ilicic, Kucka, Bjarnason, Iturbe, Jorginho, Papu Gomez, Rugani etc etc Nel mercato moderno… Leggi il resto »
Dunque il problema sarebbe il centrocampo …….?
Andiamo bene!