Il tecnico punta a un difensore forte, a portare un esterno di piede mancino e infine a piazzare un attaccante che farà coppia con Zapata
Il pomeriggio di venerdì ha finalmente spento ogni dubbio. Dal video che metteva in mostra le sponde del Po, all’arrivo effettivo a Torino di Paolo Vanoli, nuovo allenatore granata. Un’attesa durata mesi, da ben prima che la squadra dell’ex tecnico Ivan Juric si costruisse nel finale qualche speranzuccia europea. Il Toro non è andato in Conference e ha voltato pagina sperando di poterla raggiungere con questo nuovo allenatore che di esperienza in Serie A non ne ha e che dunque dovrà cercare di costruirsi una certa credibilità anche a questo livello. Anche se nel suo curriculum figura un’esperienza comunque ambiziosa come quella allo Spartak Mosca, impreziosita dalla conquista della Coppa di Russia. Vanoli dunque si è ora insediato e comincerà a costruire il Toro a sua immagine e somiglianza. Di sicuro c’è che sul mercato ci sarà molto da fare.
Difesa: serve un braccetto
E’ noto come la rosa granata attualmente presenti delle pecche. Vanoli perseguirà la difesa a tre. Se gli unici a figurare nel reparto difensivo sono Schuurs, Buongiorno, Masina e Sazonov gli altri sono tutti da inventare. La necessità primaria è dunque quella di rimpolpare una linea difensiva che farà i conti dal primo luglio con diversi addii obbligati, tra giocatori in scadenza e prestiti poco convincenti. Vedremo se Vanoli vorrà attingere dal proprio bagaglio di conoscenze, dal Venezia. Si è parlato molto di Jay Idzes, ma ancora non c’è nulla di concreto. La necessità è quella di trovare inizialmente un titolare, che vorrebbe dire un sostituto di Rodriguez: quindi un terzo forte, che possa alternarsi a Masina.
Un esterno di piede sinistro
Un’altra necessità è quella di un esterno di piede mancino. Una grossa mancanza per il Torino, che non ha ancora trovato un degno successore di Cristian Ansaldi (che era ambidestro). Nell’ultima stagione Juric ha adattato sull’out mancino giocatori di piede destro. Tra Lazaro e Vojvoda, più qualche incursione di Rodriguez (mancino ma spostato in avanti quando Juric gli preferiva Masina come braccetto), nessuno ha lasciato il segno, specie se confrontato al rendimento del solo Bellanova sulla fascia opposta. Si parla di diversi giocatori che arriverebbero in Serie A da campionati esteri (vedi Wijndal o Welington) o di vecchi tormentoni come il solito Josh Doig, quest’anno retrocesso col Sassuolo.
Chi gioca con Zapata?
Infine Vanoli chiederà una punta, qualcuno che al fianco di Zapata possa incidere. Inutile ricordare la penuria di gol che ha caratterizzato la stagione da poco giunta ai titoli di coda. Non a caso i protagonista dell’ultima annata, eccetto il colombiano, hanno tutti le valigie pronte. Via Sanabria, Pellegri, Okereke che tornerà alla Cremonese. I primi due hanno mercato in Serie A e il Toro cercherà di sostituirli con un altro giocatore del Sassuolo speranzoso di rientrare nei ranghi della Serie A, ovvero Andrea Pinamonti. Finora solo supposizioni, o qualcosa in più. La sensazione è che si saprà di pù della nuova fisionomia del Torino di Vanoli dall’imminente ritiro estivo.