La partita non è chiusa. Ma si gioca, si gioca a oltranza. Tra Adem Ljajic e il Toro non c’è più “solo” di mezzo la distanza sull’ingaggio: a frapporsi c’è anche il Celta Vigo, che senza mezze misure è andato ad avvicinarsi in maniera più netta alla richiesta dell’ex Fiorentina, vale a dire mantenere, euro più o euro meno, i soldi che attualmente percepisce a Roma. La giornata di ieri è stata un’impazzare di voci: dall’acquisto quasi ultimato da parte proprio del Celta, alle visite mediche prenotate (addirittura già effettuate); un rincorrersi di indiscrezioni che hanno comunque portato a un risultato, il fatto che il Toro provasse ad alzare la voce e a compiere un ulteriore sforzo in avanti per tentare di accontentare l’esterno serbo.
Un tentativo vano? Non è detto: la destinazione piemontese non è mai dispiaciuta al giocatore, voglioso di rilanciarsi in un club davvero intenzionato a puntare su di lui. Certamente, però, si può dire che, ancora, in un verso o nell’altro una risposta non è arrivata. Né pro Celta, né pro Toro. E ancora oggi si continuerà a lavorare, con Cairo in forte pressing sull’agente del giocatore affinché decida di accettare la proposta granata e, contestualmente, possa sbloccare l’acquisto di Iago Falque, che resta sempre in attesa di firmare il suo contratto e che, nel caso di un eccessivo protrarsi della trattativa per Ljajic, potrebbe anche arrivare a prescindere dal suo compagno di squadra nella Roma.
Il tutto tenendo in considerazione che resta viva la pista che porta a Giaccherini, per il quale, però, non si registrano attualmente novità concrete. La concentrazione del Toro, in questi giorni, è tutta rivolta a Ljajic, appunto. E da lì difficilmente verrà distolta. La trattativa prosegue a oltranza, a dispetto delle voci: la porta per Ljajic al Toro, ancora, non può prorpio dirsi chiusa.