Il capitano della Roma in una lunga intervista: “Ormai i colleghi sono tutti nomadi. Sogno un campionato con non più di due stranieri per squadra”

Non ha mai avuto peli sulla lingua, Francesco Totti. E dall’alto della sua esperienza, tutta votata alla permanenza nella sua squadra del cuore, anche quando le offerte fioccavano e provenivano da ogni dove, si permette di tirare una stoccata non da poco ai colleghi che, a detta sua, “oggi sono un po’ come i nomadi. Seguono solo i soldi, e mai il cuore“. Lo dice senza nominare troppe volte Higuain o Pjanic, che hanno scelto la Juve salutando Napoli e Roma, piazze che stravedevano per loro.

Non sono tanti gli atleti che seguono il loro cuore” ha dichiarato in un’intervista per Gazzetta World, “molti scelgono di andare altrove per vincere e guadaganre di più. Se avessi pensato solo ai soldi, avrei salutato Roma 10 anni fa. Ma si trattava di passione, di sogni. Higuain? È normale che un giocatore straniero arrivi in Italia e cambi rapidamente squadra, avendo la possibilità di guadagnare più soldi. Ma non tutti sono come Maradona” chiosa amaramente.

Lasciando una considerazione amara anche sulla sua Roma: “Oramai parliamo praticamente solo in inglese. Compresi i massaggiatori. Mi piacerebbe un campionato dove non si troviano più di due stranieri per rosa. Sarebbe un ritorno al passato, vero. Ma era un passato che mi piaceva“.