In Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna si gioca senza tifosi, Napoli-Torino sarà invece a porte aperte
La serie A torna in campo. Il prossimo turno di campionato, in programma nel weekend del 29 febbraio e 1 marzo, si giocherà regolarmente: a dirlo è il ministro dello sport Vincenzo Spadafora. “Abbiamo deciso di vietare le manifestazioni sportive, oltre che in Lombardia, Veneto e Piemonte, anche in Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Il divieto vale fino a domenica prossima, 1 marzo. Venendo incontro alle richieste arrivate dal mondo dello sport e fermo restando il divieto di manifestazioni sportive a porte aperte per sei regioni del Nord Italia, abbiamo comunque acconsentito allo svolgimento di gare a porte chiuse” ha spiegato il ministro.
Serie A: le partite a porte chiuse
Questo significa che Napoli-Torino si giocherà regolarmente sabato 29 febbraio alle 20.45 e la partita sarà aperta ai tifosi, anche se sono al momento previste limitazioni per quelli provenienti dalle regioni alle prese con l’allarme Coronavirus (compreso il Piemonte). Udinese-Fiorentina (che inizialmente era stata rinviata), Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Sampdoria-Verona e Juventus-Inter si giocheranno invece tutte a porte chiuse ai tifosi.
siamo davvero la repubblica delle banane!!! prima viene emanato un DL che vieta tutto praticamente in 6 regioni d’Italia è come se ci fosse il coprifuoco h24: scuole chiuse, gente che lavora da casa … tangenziale di Milano deserta(c’è più traffico a ferragosto!!!) Poi siccome siamo schiavi del pallone il… Leggi il resto »
Alla fine comandano le tv. Non importa se si falsa il campionato. Alla luce di una situazione simile, tanto valeva sospenderlo del tutto fino a data da destinarsi.
I soldi comandano. Ovvio che non potevano fermare il business per molto.
Interessi fortissimi. Riparte il campionato.
E comunque non c’erano alternative
Ciao GD buona giornata, cosa non si fa affinché la macchina non si fermi, il paese in emergenza con adozione di misure drastiche da un lato e soft dall’altro. Però “the show must go” lo spettacolo deve continuare perché “BUSINESS is BUSINESS“, poesia e romanticismo lasciamoli agli ingenui