Il Ministro per lo sport Abodi ha rilasciato alcune dichiarazioni sul caso Juventus, facendo riferimento al principio di equa competizione
Andrea Abodi, il Ministro dello sport, durante l’evento di presentazione del nuovo codice sulla Giustizia Sportiva al CONI, ha rilasciato delle brevi dichiarazioni sulla Juventus e l’indagine che la sta colpendo. Il Ministro ha parlato di pulizia, dichiarando: “Probabilmente il caso Juve non rimarrà il solo. Qui la gente ci chiede di fare pulizia”. Inoltre si è espresso sul principio di equa competizione: “Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo, a partire dal rispetto del principio cardine dell’equa competizione. Mi pare del tutto evidente che negli ultimi anni questo non sia stato rispettato”.
fino adesso avete dormito o chiuso entrambi gli occhi, questa è la verità !
quindi siete certamente corresponsabili (da anni, non solo gli ultimi) della violazione del principio di cui adesso vi riempite la bocca…
Bello usare la prima persona plurale eh, mavafaccia. Tu sei uno di quelli che e’ anni che rompono il catzo che Cairo (vehcairupiciu) in 20 anni ha vinto solo un derby e ne ha pareggiati 3 o 4 su una 20ina che abbiamo giocato in questo periodo (“vehcairupiciu, tdc, veh”)… Leggi il resto »
Che cosa c’entrano le 21 sconfitte su 24 derby disputati, peraltro record assoluto della gestione societaria di Cairo, con la vicenda giudiziaria che ha travolto la classe dirigente della Società della Continassa ? A me sembra una elucubrazione mentale … .
lo è Eugenio… ma sai, quando si cerca di difendere l’indifendibile, come fa la scimmietta cairota qua sopra, l’inevitabile conseguenza è uscirsene con continue ridicolaggini come quella che ha pubblicato sopra il tuo post, sottindendendo, neanche troppo velatamente, che il club di Cairo abbia perso tutti quei derby per motivi… Leggi il resto »
Esatto
applausi mava..
Concordo assolutamente.
Non è la gente che vuole giustizia. Semplicemente hanno violato le leggi.
Concordo assolutamente.
Equa competizione 😀 😀 😀 😀 😀
Non riesco a smettere di ridere.