L’incontro di questa mattina tra i vertici del Torino è servito per fare il punto della situazione sul mercato che verrà e che, ora, entra prepotentemente nel vivo. Ma prima ancora che per il mercato in entrata, in casa granata si lavora alle conferme, in alcuni casi ben più importanti dei possibili volti nuovi che si vedranno entro la data dell’inizio del prossimo ritiro, fissata per l’inizio di luglio.
E se Ventura vorrebbe riuscire a mantenere almeno due dei big della difesa (Glik, Maksimovic, Darmian e Peres), altrettanto chiara è stata, da parte dell’allenatore granata, la richiesta di poter continuare a lavorare con altri due elementi che, a centrocampo, lo hanno convinto molto: El Kaddouri e Benassi. Due giocatori diversi, con il primo che, al suo secondo anno di Toro, è cresciuto in maniera esponenziale, e con il secondo che, nonostante qualche incertezza, viene considerato dal tecnico un elemento particolarmente utile in prospettiva.
In entrambi i casi, quindi, Ventura punta alla riconferma, e l’ha fatto capire in maniera molto esplicita. Ma in entrambi i casi, la situazione è abbastanza complessa, per motivi di natura prettamente economica: Cairo non è infatti convinto di voler spendere i 4,7 milioni di euro necessari a riscattare il belga-marocchino dal Napoli, e preferirebbe abbassare la cifra, arrivanto a circa 4 milioni. Il problema è che all’ombra del Vesuvio è per ora tutto un marasma: manca il direttore sportivo (si vocifera di Sogliano, che vanta ottimi rapporti con Petrachi) e manca l’allenatore. Difficile si possa arrivare alla quadratura del cerchio in tempi rapidi, se non si siederanno direttamente a un tavolo i due presidenti, cosa per ora non prevista.
Come non è ancora previsto nessun incontro tra Torino e Inter per parlare di Benassi. Qualche contatto telefonico, per ora, ma nessun appuntamento vis à vis. I nerazzurri sono stati tuttavia chiari: per acquisire la seconda metà del cartellino del giocatore sarà necessaria una cifra di molto superiore ai due milioni di euro, cosa che ha in questo momento fatto frenare il Toro. La sensazione è che se ne dovrà parlare parecchio, per evitare le buste, che restano sullo sfondo e non appaiono, ad oggi, del tutto improbabili.
Ma c’è tempo, appunto, per trattare, il Torino non vuole fare le cose precipitosamente. Con l’idea, però, in testa di accontentare il più possibile le richieste del suo allenatore.