Quando gli intrecci di mercato diventano sempre più fitti e costanti. Succede che per Alfred Gomis, come si diceva qualche giorno fa, erano piombate tre squadre: il Perugia (che ha sondato Chiosa), la neopromossa Salernitana, ma soprattutto il Cesena. Soprattutto, per due motivi: sulla panchina dei romagnoli siederà ora Drago, che ha avuto il piacere di allenare il portiere a Crotone, rimanendo particolarmente soddisfatto del suo rendimento; al Cesena, ora, c’è un certo Defrel, che Petrachi segue con grandissima attenzione e che, anzi, vorrebbe poter portare a Torino a rinforzare il reparto offensivo a disposizione di Ventura.

 

L’associazione è abbastanza immediata, ma a pensarci sono stati soprattutto i due ds delle rispettive squadre: Petrachi da una parte, Foschi dall’altra. Il primo ha bisogno di trovare una sistemazione consona al suo portiere, che ha bisogno di maturare esperienza prima di rientrare alla base; il secondo, sta cercando di trarre il massimo profitto dalla cessione dell’attaccante francese, il cui destino verrà meglio alla luce quest’oggi. Si terrà infatti, e non è un dato marginale, la famigerata asta definitiva per l’acquisizione, o meno, del Parma, sull’orlo del fallimento: se dovesse arrivare un acquirente, il club sarà salvo, e potrà cedere la sua metà del cartellino di Defrel al Cesena, previo congruo pagamento, per poi essere ceduto a terzi; in caso contrario, l’attaccante passerà gratuitamente ai romagnoli, che potranno ottenere una plusvalenza maggiore, valutando complessivamente il cartellino del giocatore sui 6 milioni di euro.

 

Troppi, per il Toro, che vorrebbe fermarsi a 4, ma che ha intenzione di inserire nella trattativa proprio Alfred Gomis. Il problema è legato alla formula del trasferimento: Petrachi opta per un prestito secco (o con diritto di riscatto e controriscatto); Foschi, invece, vorrebbe poter contare come minimo su un’opzione per l’acquisto, a fine stagione, se non proprio il titolo definitivo. Si lavora in questa direzione, a prescindere dall’asta del Parma, che potrebbe, in caso di fallimento del club emiliano, facilitare oltremodo le cose. Il Torino resta fortemente intenzionato ad arrivare all’attaccante, il Cesena, per ora, nicchia. Il braccio di ferro è appena cominciato, e le pretendenti non mancano.


Il pagellone 2014/2015: Giuseppe Vives

La rassegna stampa del 9 giugno 2015