Da Sassuolo a Sassuolo, quindi, perchè se all’andata Consigli ipnotizzò Sanchez Mino, nulla ha potuto sulla conclusione del numero 27 granata ieri al Mapei Stadium. Un’esecuzione perfetta, quella del miglior marcatore granata, che con questo gol è arrivato alla dodicesima rete in campionato, sedici se si aggiungono quelle dell’Europa League. Il rigore più importante di tutti, comunque, rimane senza dubbio quello del 26 febbraio, quando Quagliarella sbloccò la gara del San Mamès e diede il via a una delle partite più intense, belle ed emozionanti del Toro degli ultimi anni. Ma, nonostante sia l’unico granata (in campionato) ad aver segnato tutti i penalty calciati ed anche il giocatore più prolifico della squadra di Ventura, Quagliarella non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi.
La prossima sfida non sarà come tutte le altre, e per lui è ancora più speciale. Si sa, e si è visto nella stracittadina dell’andata allo Juventus Stadium, che l’attaccante sia riuscito a lasciare un buon ricordo nei tifosi bianconeri, che infatti gli hanno riservato una standing ovation lo scorso 30 novembre. Le sue parole subito dopo la partita contro il Sassuolo fanno capire che Quagliarella ha una grandissima voglia di stupire tutti, domenica prossima alle 15, quando avrà inizio un nuovo capitolo del derby della Mole. Desidera essere decisivo, magari proprio con un gol: e, tra l’altro, la Juventus è anche l’unica ex squadra cui il numero 27 non ha ancora segnato in questa stagione. Napoli, Udinese, Sampdoria e Fiorentina si sono già arrese, manca la più importante: nelle altre sfide, le sue esultanze sono state molto pacate e hanno fatto storcere un po’ il naso ai tifosi del Toro. Ma se domenica, all’Olimpico, dovesse battere Buffon e, magari, regalare una gioia che manca da più di vent’anni, i suoi attuali sostenitori potrebbero addirittura perdonargli un’altra mancata esultanza.