È, insieme con Benassi, il caso più “spinoso” per quello che riguarda le comproprietà del Torino con altri club. Nel caso specifico, il Milan, e, per entrare ancor più nel dettaglio, Simone Verdi. Un giocatore che, nel biennio empolese, ha messo in mostra buone doti ma che, ancora, non viene considerato pronto per una maglia da titolare in granata. Un talento che, comunque, Cairo non ha intenzione di regalare al club rossonero, che si riprenderebbe il giocatore per impiegarlo come pedina di scambio per altre trattative.

 

Una situaazione ingarbugliata, per il giocatore e le due società, che non hanno ancora avuto il modo di sedersi a un tavolo per parlare, nel dettaglio, della situazione, e magari trovare un accordo prima delle buste, che solitamente scompagina i piani di mercato dei club. Non hanno avuto modo di parlare, Toro e Milan, soprattutto “a causa” dei rossoneri, impegnati nelle trattative legate a Jackson Martinez e Geoffrey Kondogbia, entrambe destinate, per altro, ad avere esito fallimentare. Insomma, un grosso punto interrogativo, sul trequartista, che aspetta di conoscere il suo futuro.

 

E se il Milan non ha potuto incontrare il Toro, per questioni legate al suo calciomercato, anche l’Inter, e sempre per Kondogbia, ha dovuto procrastinare fino alla prossima settimana ogni intenzione di incontro con i granata, per valutare la posizione di Benassi. I contatti telefonici, però, ci sono già stati, e non sono sembrati particolarmente positivi: i nerazzurri valutano il cartellino del giocatore superiore ai quattro milioni di euro (ne occorrerebbero, dunque, più di due, per riscattarlo), mentre il Toro, fortemente intenzionato a confermare il centrocampista, non vorrebbe andare oltre il milione e mezzo di euro. Incontrarsi a metà strada non è impossibile, ma occorrerà ragionarne con calma. L’incontro, da confermare, sarebbe previsto per martedì della prossima settimana, quando mancherà davvero poco per evitare le buste, che restano un rischio piuttosto concreto.

 

Infine, le comproprietà di Scaglia e Sperotto. Per il primo, tornerà a Torino, che deciderà dove ricollocarlo (in prestito o a titolo definitivo, i granata attendono una proposta); il secondo, invece, non verrà riscattato dai granata, che, dovessero andare alle buste, metteranno una cifra nulla. L’esperienza del terzino, per altro infortunato, sembra destinata a proseguire in quel di Cosenza, dopo una trafila nelle giovanili del Toro che però non è mai sfociata in un debutto in prima squadra.