L’intenzione, dopo il colloquio di oggi, è quella di voler continuare insieme. Ma c’è anche, da parte di Cairo e Ventura quella di cautelarsi in caso di qualsiasi problema di sorta. È infatti avvenuto nell’arco degli ultimissimi giorni che il Torino si sia mosso in maniera perlustrativa su un allenatore che, dopo un’annata strepitosa, aveva già fatto capire che non sarebbe rimasto: si sta parlando di Maurizio Sarri e dell’Empoli, e la storia di un divorzio annunciato da settimane ma ufficializzato soltanto oggi. “Potrei restare anche fermo un anno, o ripartire a campionato in corso” ha proprio oggi ammesso il tecnico in attesa di una buona proposta. E non sarà dispiaciuta, a Sarri, l’idea di essere stato preso in considerazione dal Toro: un progetto interessante quello granata, la prospettiva di fare un salto in avanti in carriera dopo tanta gavetta e la possibilità di confrontarsi con palcoscenici e pubblico diversi da quelli visti finora.

 

Qualche contatto, proprio con l’intenzione da parte del Toro di registrare l’interesse o meno dell’ormai ex allenatore dell’Empoli e di cautelarsi nel caso le strade di Torino e Ventura si separassero. Un modo per tenersi più porte aperte, onde evitare di rimanere spiazzati in caso di divorzi, ad oggi, non voluti. Il confronto tra il presidente e l’allenatore ha messo in evidenza la volontà da parte di Ventura di avere qualche garanzia, in primis sulle cessioni. È importante, infatti, che la squadra non venga smantellata, anche a fronte di offerte apparentemente irrinunciabili. Il mese di giugno sarà decisivo per il futuro del Toro, a partire dalle sue fondamenta.


Il pagellone 2014/2015: Gaston Silva

Toro, operazione per Jansson: stop di 40 giorni