Il campionato è terminato da pochi giorni, ma il calciomercato sta già entrando nel vivo. In questa sessione, però, almeno per adesso, le trattative per i giocatori non sono ancora state avviate con decisione, mentre per gli allenatori è già piena bagarre. Panchine bollenti, in procinto di saltare o che hanno subito ribaltoni in questi giorni, tecnici in bilico prima ancora che terminasse il campionato: non ci si annoia certamente a seguire le vicende del mercato-allenatori. Benitez ha salutato Napoli e si è accasato a Madrid, l’Udinese ha dato il benservito a Stramaccioni dopo nemmeno 12 mesi di rapporto, Inzaghi si appresta a lasciare il Milan al termine di una stagione che più travagliata non si può. Ma ora, che succederà alle panchine di serie A?
Al momento, sono ben poche le società che hanno le idee chiare: Juventus e Lazio non potevano che confermare Allegri e Pioli; proprio oggi si capirà meglio il futuro di Ventura che, salvo ribaltoni, dovrebbe essere ancora colorato di granata; a Verona, da entrambe le sponde, a Palermo e a Sassuolo i relativi allenatori siederanno ancora sulle rispettive panchine. Anche l’Inter sembra intenzionata a proseguire con Mancini, l’Atalanta terrà Reja e le due neopromosse, Carpi e Frosinone, daranno la possibilità a Castori e Stellone, gli eroi della stagione, di misurarsi con il grande calcio. E lo stesso accadrà a chi, tra Bologna e Pescara, raggiungerà emiliani e ciociari nella massima serie, con mister Oddo che sogna già di approdare in serie A. Per il resto, al momento, regna la più totale confusione. A Firenze sembra stia rientrando il caso Montella, con l’Aeroplanino che sembrerebbe poter restare.
Berlusconi ha provato a riportare in rossonero Carlo Ancelotti, “silurato” da Florentino Perez per l’annata da “zeru tituli”, ma il suo rifiuto ha fatto virare decisamente su Mihajlovic. Già, proprio il serbo, che dopo aver salutato Ferrero e lasciato il suo posto in blucerchiato a Zenga (manca solo la firma dell’ex portiere), è ora ad un passo dal club rossonero. Oggi potrebbe essere annunciato l’esonero di Inzaghi. In caso Napoli non si è invece ancora scelto il nome del prossimo tecnico. De Laurentis aveva individuato in Emery l’uomo giusto dal quale ripartire ma, proprio ieri, ha ricevuto il no del tecnico del Siviglia. La prima alternativa era Mihajlovic che però, come detto, è ad un passo dall’accasarsi al Milan. È così che il presidente partenopeo sta valutando le opzioni Spalletti e Prandelli.
Infine, anche a Empoli e Udine si stanno vivendo ribaltoni. Sarri è in procinto di salutare la Toscana e la sua destinazione più probabile sembra essere Cagliari, che punta a una immediata risalita dopo la retrocessione, mentre un ex granata, Colantuono, ha già trovato una sistemazione: ripartirà da Udine, dove Stramaccioni ha fallito miseramente, lasciando i friulani al quintultimo posto in classifica.