Con la testa più sgombra e le gambe più leggere, i ragazzi di Ventura (che per l’occasione getta nella mischia sin dall’inizio Jansson e Gaston Silva) reagiscono alle ultime battute d’arresto che li hanno estromessi dalla rincorsa europea e con una prova d’orgoglio superano il Chievo che invece era reduce da sei partite utili consecutive.
Ancora una volta, dunque, la squadra dà un segnale incoraggiante ai tifosi ed alla società dimostrando che questo è un gruppo che ormai è cresciuto anche in personalità, sa reagire e non si adagia sugli allori di una stagione comunque positiva provando a dare un senso anche a queste ultime partite apparentemente senza motivazioni importanti.
Pur priva di due terzi della spina dorsale, con Quagliarella out per infortunio e Glik inizialmente in panchina, i granata hanno offerto una prova di grande maturità affrontando il match col piglio giusto, un buon approccio iniziale e una gestione oculata nelle varie fasi, attenti a non subire ed attaccando con criterio. Inoltre c’è da evidenziare la capacità di adattarsi alle variazioni tattiche dell’avversario, dosare le energie ed aspettare il momento propizio per colpire. Insomma, una prova superata sia per i veterani con tanti km nelle gambe che per i giovani che in partite come questa si devono fare le ossa.
Affrontare le ultime due partite nello stesso modo per chiudere bene una stagione nella quale sono stati raggiunti tanti obiettivi e migliorare di anno in anno, alla luce di questa bella prestazione è più che mai possibile. Pur con più di cinquanta partite sulle spalle, questo Toro è ormai maturo.

 

CHI SALE:

 

MAXI LOPEZ            protagonista indiscusso di giornata con la sua doppietta con la quale affonda la sua ultima ex squadra e rilancia le speranze granata. Non era partito benissimo indugiando troppo in mezzo all’area anziché tirare, poi pian piano carbura realizzando un gol facile di testa ed un raddoppio da manuale con una corsa di sessanta metri dopo essersi bevuto con una finta Cesar. Finale in crescendo.

 

VIVES         gioca una delle migliori partite della stagione proponendosi con continuità, aprendo con intelligenza e precisione il gioco e costruendo buone trame soprattutto con Darmian. Interessante anche un suo cross morbido al centro mentre non è lucidissimo al momento di battere a rete.

 

DARMIAN           sembra il terzino dei giorni migliori. Interrompe e riparte con accelerazioni travolgenti, si propone in area avversaria e sfiora il gol di testa, dietro non sbaglia nulla ed effettua recuperi da campione. Fa ammattire e impartisce lezione a Biraghi.

 

EL KADDOURI          certamente il più imprevedibile e temuto, quando gli si lascia spazio è in grado di giocate sempre insidiose. Stavolta impreciso nel tiro in porta, ha dato ampio saggio della sua classe con un assist al bacio per Martinez con un lancio di prima intenzione preciso ed invitante.

 

MORETTI          puntuale negli interventi con i quali ferma gli avversari al limite dell’area impedendo loro di avvicinarsi pericolosamente dalle parti di Padelli, preciso nell’impostazione ed attento come consuetudine, riscatta le ultime prestazioni meno brillanti arginando Meggiorini e Paloschi.

 

PADELLI          non deve compiere parate importanti e vive una giornata di assoluta tranquillità dopo gli incubi contro Empoli e Genoa. Si limita nei disimpegni coi piedi senza sbagliare. Già questo è un passo avanti, soprattutto dal punto di vista psicologico.

 

GASTON SILVA          positiva prestazione per l’uruguaiano che si conferma a proprio agio nel ruolo di esterno. Bene in anticipo e nei suggerimenti intelligenti per El Kaddouri, qualche pallone perso ma anche recuperato ed uno strano rinvio da metà campo che per poco non si trasforma in eurogol.

 

STABILI:

 

JANSSON         il giovane svedese non giocava da un paio di mesi ed un po’ di ruggine è comprensibile quando commette un pericoloso errore di controllo nella propria area. Poi prende sempre più confidenza ma chiaramente avrebbe bisogno di maggiore continuità per crescere.

 

GAZZI          anche lui a corto di fiato nelle ultime partite, sembrava dovesse rifiatare, invece Ventura lo mette sempre a protezione della difesa per tutti i 90’. Il mediano lo ripaga con una prestazione utile nella quale fa rivedere le sue doti migliori di anticipo, senso della posizione e capacità di cucitura tra reparti.

 

MARTINEZ             molto più nel vivo del gioco rispetto alle recenti esibizioni, tocca diversi palloni e va anche alla conclusione. Nei movimenti ancora alti e bassi, talvolta si pesta i piedi con Maxi Lopez, altre volte fa il movimento giusto in profondità. Ora deve ritrovare il gol.

 

GLIK          risparmiato inizialmente in nome del turn over di fine stagione, quando entra fa il suo con interventi in tackle puliti ed in anticipo sugli avversari. Puntella la difesa nel finale con la sua padronanza.

 

MOLINARO         subentra a Silva negli ultimi 20’ ed ha un buon impatto sul match, si propone ed effettua dei bei traversoni, in particolare uno lungo per Darmian. Bene anche in difesa, dimostra che magari non ha energia per tutto il match ma part time può essere utile.

 

CHI SCENDE:

 

MAKSIMOVIC           artefice della vittoria con due assist, chissà quanto voluti ma efficaci. Avrebbe anche realizzato il primo gol in maglia granata ma Maxi Lopez era in fuorigioco. Bene anche in difesa ma l’ammonizione rimediata lo terrà ai box contro il Milan.