Da oltre venti giorni la Primavera si prepara per questo giorno. O forse si prepara all’esordio in final-eight sin dal primo giorno di ritiro, nonostante per tutta la stagione il peso della grande annata del gruppo precedente rendesse tutto ancora più complicato.
Per il quarto anno consecutivo il Toro Primavera è tra le migliori otto squadre d’Italia: ha inaugurato la tradizione positiva Asta, l’ha proseguita Moreno Longo. In due occasioni, nel 2012 e nel 2013, i granata hanno salutato già ai quarti, sempre contro la Lazio. Lo scorso anno, invece, il Toro riuscì a giocare le tre partite (contro Atalanta, Lazio e Chievo Verona) arrendendosi solo ai calci di rigore, dopo aver speso – forse – ogni energia mentale nel precedente match contro i biancocelesti risolto ai supplementari. Oggi, alle 16.30, alla Polisportiva Sciorba di Genova (la gara sarà trasmessa in diretta su Rai Sport), la squadra di Moreno Longo scenderà in campo contro il Milan. Un’avversaria che il Toro ha incontrato poco prima dell’inizio del campionato, in occasione del Memorial Mamma Cairo: solo un’amichevole, allora, terminata in favore dei rossoneri dopo i tiri dal dischetto, visto che nei tempi regolamentari non si era andati oltre l’1-1.
Il Toro che ha sfiorato lo scudetto 12 mesi fa, il Toro che vanta più titoli di qualunque altra squadra Primavera sarà in campo oggi per tentare di continuare il cammino nella competizione. Di arrivare più avanti possibile in una final-eight che è soprattutto, ed è giusto che sia così, vetrina in vista del calciomercato e dei possibili trasferimenti dei giocatori ritenuti in grado di andare a farsi le ossa. Questo è il futuro: il presente si chiama Milan e sarà l’unico pensiero dal fischio d’inizio in poi.