Di fronte alla bellissima cornice di pubblico del Gran Galà Granata, ha avuto spazio anche il settore giovanile, cuore pulsante del Toro e solida base per un futuro ricco di soddisfazioni.
Il primo a salire sul palco, nel corso della serata condotta da Jimmy Ghione è stato l’allenatore degli Allievi del Torino Andrea Menghini, che ha fatto il punto sui ragazzi granata, premiati come miglior squadra del vivaio: “Questi giovani crescono. Hanno preso la bella abitudine di cominciare a vincere e sono sulla strada giusta per togliersi tante soddisfazioni. Il Settore giovanile granata sta rinascendo: gli attuali allenatori sono stati tutti ragazzi del Fila e trasmettono ai ragazzi cosa vuol dire essere del Toro”.
Imbeccato dal presentatore della serata, Menghini ha fatto una riflessione che coinvolge anche le famiglie: “I genitori spesso sono un aspetto negativo del settore giovanile, perché hanno delle aspettative esagerate. Devono essere prima di tutto contenti che i loro figli siano in mano a dei maestri di vita e dei grandi allenatori. Poi, se i ragazzi hanno le qualità e la voglia, può arrivare anche una bella carriera, prima però bisogna diventare uomini”.
Sul palco del Teatro Nuovo è stato premiato anche Claudio Morra, capocannoniere della Primavera. Il giovane granata ha concesso una battuta sul rigore sbagliato la scorsa stagione in finale Scudetto: “Nel caso dovesse servire mi prenderò la responsabilità di calciare un altro rigore. Mi dispiace per l’errore in finale, ma purtroppo nel calcio capita”.
Un ringraziamento speciale è andato all’allenatore della Primavera Longo, che guarda già alle Final Eight: “Quest’anno ci presentiamo tra le prime otto per provare a togliere lo scettro a Serino Rampanti (presente anche lui al Galà proprio per premiare Morra e ultimo allenatore ad aver conquistato il titolo) e tornare a vincere lo Scudetto Primavera”.