Alessandro Gazzi, centrocampista del Toro dal 2012, ha avuto un’annata davvero notevole, sotto molti aspetti. L’inizio della stagione però non era stato dei più rosei, data l’aria di addio che permaneva da settimane. Ma Ventura decise di schierarlo in campo dal primo minuto nella gara che aprì il campionato, Torino-Inter; in quel match il giocatore di Feltre ha giocato con molta determinazione: esemplare il momento in cui si oppose col suo stesso corpo ad un tiro destinato a finire in rete. Da quella partita Gazzi venne tolto dal mercato, e assunse un ruolo che poi si è rivelato fondamentale per il gioco di Ventura, facendosi rispettare e guadagnandosi pure il rinnovo con la società granata fino al 2016.

 

Grazie alla sua condizione fisica e una sempre più crescente fiducia è riuscito a ritagliarsi uno spazio davvero importante, venendo anche definito come diga di centrocampo; non a caso il reparto, con lui in campo era molto più stabile.

Nel corso dell’anno, data la sua posizione, ha rimediato moltissimi cartellini gialli, arrivando a 13, ma senza prenderne nemmeno uno rosso. Inoltre il giocatore classe 83 è stato uno dei più impiegati in tutte le tre competizioni (Campionato, Coppa Italia ed Europa League), arrivando a fine anno giustamente stremato, ma rispettando i suoi doveri. Le sue partite sono sempre state ordinate, eccetto qualche sbavatura (per esempio nel Derby, dove ha causato le due pericolose punizioni passate dai piedi di Pirlo). 

 

Se Alessandro Gazzi dovesse ripetere le sue prestazioni anche l’anno prossimo, sarà difficile toglierli il posto da titolare. Con le certezze di questo campionato, il mediano ripartirà con tutt’altra considerazione.

 

VOTO: 7,5
PRESENZE: 40
GOL FATTI: 0