Con l’acquisto di Afriyie Acquah salgono a quattro i giocatori ghanesi che nella storia hanno indossato la maglia del Torino. Se dici Ghana il primo pensiero dei tifosi granata va ad Abedì Pelè, uno degli stranieri più forti che abbiano mai giocato nel Toro, nonché uno dei numeri 10 più amati degli ultimi vent’anni.

 

Quando arrivò sotto la Mole, nell’estate del ’94, Pelè era già un giocatore affermatosi a livello mondiale: tre volte Pallone d’Oro africano, campione d’Europa con l’Olympique Marsiglia nel ’93, dove formava con Boksic e Voller un terzetto d’attacco micidiale, vincitore di tre campionati francesi e di una Coppa d’Africa. Le sue giocate, i suoi dribbling ubriacanti e i suoi gol riuscirono a far divertire i tifosi in due stagioni dall’esito tutt’altro che positivo. Nel ’96, dopo la retrocessione in serie B, lasciò il Toro per approdare in Bundesliga con la maglia del Monaco 1860. Senza dimentacare Barusso (buon elemento del Toro dei peones ma anche ottima carta impiegata nel mercato per liberare un posto da extracomunitario), gli altri due ghanesi che hanno vestito la maglia granata sono Abdullah Fusseini (una sola presenza nella stagione 1999/2000) e Mark Edusei, protagonista della promozione in serie A nella prima stagione di Cairo presidente del Torino.

 

Il Ghana è però legato al Toro anche per uno degli episodi più oscuri della storia granata. Nel ’91 l’allora ds Luciano Moggi individua, proprio in Ghana, tre giovani promettentissimi calciatori: Mohammed Gargo, Emmanuel Duah e Samuel Kuffour. Sedici anni il primo, quindici gli altri due. I tre si erano fatti notare vincendo con la propria nazionale il Mondiale Under 17. Le regole in vigore all’epoca non permettevano però l’ingaggio dei tre calciatori africani. Moggi, in collaborazione con il presidente Borsano, provò allora ad aggirare la norma facendo arrivare in Italia i tre calciatori come fattorini della Gima, la società finanziaria di proprietà del presidente Borsano. I due dirigenti granata avevano poi pensato di far giocare i tre calciatori nei campionati Interregionali fino a quando non avrebbe potuto giocare con il Torino.

L’arrivo di Gargo, Duah e Kuffour fu però al centro di un’inchiesta della Figc: è così che i tre non giocarono mai nel Torino ma fecero fortuna in giro per l’Europa. Kuffour per molti anni è stato un pilastro della difesa del Bayern Monaco, con il quale ha anche vinto una Champions League, Gargo ha invece avuto una lunga carriera in serie A con le maglie di Udinese, Venezia e Genoa, Duah si è invece messo in luce prima in Turchia, poi in Portogallo dove, sotto la guida di Josè Mourinho, ha centrato uno storico quinto posto con l’Uniao Leira. Il miglior piazzamento in classifica della storia del club.