Honda e Martinez erano due dei giocatori più attesi della sfida di ieri sera. Entrambi, infatti, hanno vissuto una stagione di alti e bassi, senza riuscire mai a trovare mai una continuità di prestazioni, e quella di Milan-Toro era l’occasione giusta per dimostrarsi definitivamente all’altezza della situazione. Tra i due, però, è stato soltanto i giapponese a dare risposte positive, mentre il granata ha disputato un’altra brutta e opaca prestazione. Certo, dietro a Honda c’era un Milan propositivo e in palla, mentre Martinez ha dovuto “sopportare” la giornata storta di tutto il Toro, ma soprattutto dal venezuelano ci si aspettava qualcosa in più. Nei 70 minuti abbondanti disputati a San Siro, ha calciato soltanto una volta verso la porta di Abbiati, tra l’altro da una distanza siderale e in modo lento e centrale. Tutta qua la partita di Martinez, che spesso ha anche sbagliato i movimenti offensivi e che, con Amauri, non ha assolutamente trovato la giusta intesa. Adesso, però, è già da diversi mesi che il giovane venezuelano colleziona prestazioni insufficienti, e il gol manca da tempo immemore. Anche lui fa parte della lista di quei giocatori in attesa di conferma o di cessione in prestito, e se fino a qualche mese fa la sua permanenza pareva quasi certa, oggi la sua posizione comincia a vacillare un po’ di più. 

 

Dall’altra parte, invece, Honda ha messo più volte in difficoltà la catena difensiva granata di sinistra, con Moretti e Molinaro che hanno faticato non poco a prendere le misure al giapponese. Numerose sgroppate in fascia, che spesso si sono concluse con un’azione pericolosa del Milan. L’ammonizione di Moretti nasce da una sua fiammata a centrocampo, e, pur non avendo trovato il gol, rimane uno dei rossoneri migliori della serata di San Siro. La scena se la sono presa Pazzini, che ha siglato la sua centesima rete in serie A, ed El Shaarawy, autore di una doppietta, ma anche la prestazione del giapponese può far sorridere, e non poco, il tecnico Inzaghi. Il Milan ormai non ha più nulla da chiedere a questo campionato, ma chiudere con una vittoria, in casa, dopo una stagione molto tribolata, fa sempre bene al morale.  


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