Quella che gli è stata riservata al Gran Gala Granata è stata un’accoglienza quasi “normale” per Kamil Glik, idolo incontrastato dei tifosi granata e elemento imprescindibile per la retroguardia (ma non solo) di Giampiero Ventura. E se l’ambiente si vuole tenere stretto il suo capitano, lui stesso, quando interpellato, non smette di dimostrare l’amore che nutre nei confronti del Toro: “Spero non debba mai accadere di lasciare questa piazza” ha dichiarato proprio al Gran Gala il capitano granata, “se mai dovesse, sarebbe un giorno triste. Ho ancora due anni di contratto qui, e questo dovrebbe dire tutto“. O quasi. Già, perché la notizia è che proprio in questi giorni, proprio in queste ore, l’agente di Glik, Jaroslaw Kolakowski, è in Italia, segnatamente a Torino, per pensare a un adeguamento contrattuale con tanto di ulteriore prolungamento.

 

Prolungamento che era già arrivato lo scorso anno, proprio in questo periodo, quando il Torino annunciava di aver trovato l’accordo per un rinnovo fino al 2017, a cifre che si posizionano nell’attuale media degli ingaggi percepiti dagli altri giocatori del club di Cairo: poco più di cinquecentomila euro, bonus esclusi. Stipendio nella media, appunto, non da top player. Ed è dovuta soprattutto a questo motivo la visita di Kolakowski, per gettare le basi (se non già le firme) per una ridefinizione degli accordi. Le cifre, chiaramente, verranno toccate al rialzo, con la società granata che dovrà necessariamente arrivare a far percepire al suo capitano e quasi goleador uno stipendio vicino al tetto massimo, impostato dallo scorso anno intorno al milione di euro (più o meno l’ingaggio di Quagliarella). E poi, anche la durata: si ragiona sulla possibilità di portare ad altri due anni la scadenza del contratto, vale a dire al 2019, quando l’ex Palermo avrà 31 anni.

 

Un modo, questo, per blindare un giocatore fondamentale, se non addirittura legarlo a vita al Toro. Di cessione, proprio, non si vuole parlare, a meno che non arrivi la classica offerta fuori mercato, che quanto meno farebbe vacillare le grantiche certezze di giocatore e società, intenzionati a continuare insieme questo bellissimo cammino. Un cammino denso di soddisfazioni che in questo momento nessuno vuole interrompere. Per la gioia di tutti, tifosi compresi.