È impressionantemente simile il rendimento di Genoa e Torino, che si sfideranno, domani, al “Ferraris” per quello che Ventura non ha esitato a definire lo “spareggio per l’Europa”. E in effetti, numeri alla mano, rossoblu e granata sembrano meritare un posto per l’Europa League. Visto che, come si diceva, il cammino percorso è stato pressoché identico. Una vittoria in più per il Genoa, un pareggio in più per il Toro, che infatti dista solo due lunghezze dalla squadra di Gasperini: 13 successi, 11 pareggi e 10 sconfitte, il rendimento generale del Grifone; 12, 12 e 10 per Glik e compagni, che hanno fatto leggermente meno bene in casa rispetto ai loro futuri avversari (appunto una vittoria in meno e un pareggio in più). Identico il ruolino di marcia in trasferta, con 6 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.
Migliore è però in questo momento il rendimento del Genoa, con nove punti nelle ultime 5 partite, contro i 6 del Toro, che fino alla gara con l’Empoli aveva dato il via a una mini serie di risultati utili positivi (sei, per l’esattezza). Due squadre molto simili, quindi, che fanno del bel gioco la loro arma vincente non solo per fare punti, ma per attirare il pubblico e meritarsi gli applausi degli addetti ai lavori.
Leggermente migliore è anche l’apporto dei giocatori rossoblu in zona gol: sono nove le reti segnate in più dai liguri (49 contro 40), ma il miglior realizzatore della partita di domani non sarà genoano, bensì granata. Fabio Quagliarella infatti distanzia di tre lunghezze Iago Falque (13 gol a 10), che proprio all’andata segnò il gol del temporaneo 1-0 degli ospiti, prima della doppietta di Glik. Il mercato invernale, poi, ha in parte abbassato il potenziale offensivo del Genoa che, perdendo Matri (7 gol nella prima parte della stagione), non è riuscita a rimpiazzarlo con vero profitto: Niang è fermo a quota 5, esattamente come Maxi Lopez per il Toro, mentre Borriello, ritornato per l’ennesima volta in Liguria, è ancora a secco. È interessante, infine, la statistica che riguarda quanti giocatori sono andati a rete tra le rispettive squadre. Di nuovo, come sopra, il numero è identico: 13. A far la differenza sono quelli che hanno segnato di meno: il Toro ha tanti giocatori a quota un gol, il Genoa, invece, vede i suoi calciatori andare a rete con più continuità.
Due squadre molto simili, quindi, pur con due modi di giocare molto diversi. La definizione di “spareggio”, anche esulando dal discorso della classifica, mai è stata più azzeccata.