Un ennesimo scandalo sta abbattendosi sul calcio italiano, e di nuovo ha a che fare con il famigerato calcioscommesse, una macchia indelebile che ha scosso mezzo mondo di Serie A e B e che, adesso, sembra potersi espandere ulteriormente. Nella notte, infatti, un blitz della Sco (Servizio Centrale Operativo della Polizia) coordinati da Renato Cortese e secondo le richieste della Procura della Repubblica di Catanzaro che ha diretto l’indagine – con il PM Antonio Lombardi – ha portato a una inquantina di arresti da presidenti, allenatori, manager, calciatori, imprenditori italiani e esteri e addirittura magazzinieri di societĂ calcistiche della Serie D, Lega Pro e anche qualche elemento di Serie B.
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Tutto ha origine da un’indagine su un capo bastone della Ndrangehta, che aveva interessi sulla squadra di calcio Neapolis: le indagini su di lui hanno portato a questo enorme giro nazionale e internazionele di scommesse che coinvolge anche Malta, il Kazakistan, la Russia, la Cina e la Serbia, per un giro di soldi milionario con la complicitĂ delle squadre e delle societĂ . Uno dei personaggi chiave di quest’ultimo scandalo del calcio italiano è Fabio Di Lauro che, secondo gli investigatori è “il rappresentante unico in Italia” dei “signori delle scommesse” nazionali ed internazionali, che investivano ed incassavano milioni di euro che transitavano attraverso banche turche, serbe, cinesi ed italiane.
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Un capitolo che non si chiude, ma anzi si riapre. Una ferita aperta che non si riesce proprio a rimarginare.
***AGGIORNAMENTO***
Cominciano ad uscire i primi nomi dei fermati. E’ stato arrestato il ds dell’Aquila Ercole Di Nicola: secondo le prime ricostruzioni, sarebbe uno degli uomini chiave di questa nuova, sconvolgente storia.Â