Con la sagoma del nuovo Toro che appare sempre più nitida, e con un mercato in entrata che sembra in procinto di entrare nella fase più concreta, presto anche quello in uscita, giocoforza, dovrà mettersi in moto. Il forte interesse per Iago Falque ed Adem Ljajic, fornisce un chiaro indizio sulla piega assunta dai movimenti in entrata del Torino, deciso a rimpinguare di gol e potenzialità tecniche, il reparto offensivo.

Come in un gioco di specchi, è evidente che la società si stia muovendo, parallelamente, sia per sfoltire il parco attaccanti e consentire ai nuovi arrivi un ingresso più agevole nei meccanismi tattici, sia per assecondare la volontà di quei giocatori che, ora, troverebbero necessariamente meno spazio.

 

Iago e Ljajic, individuati dall’allenatore per poter alzare l’asticella dell’ultima stagione, non saranno gli unici volti nuovi nella schiera di attaccanti a disposizione del Toro 2016-2017: a febbraio, infatti, è stata ufficializzata l’operazione Lucas Boyé, ragazzo argentino di 20 anni ed ex River Plate. Oltre ad “El Toro”, soprannome attribuitogli in patria (quasi premonitore), è destinato a rientrare alla base anche Parigini, con realistiche possibilità di restare all’ombra della Mole.

Resta dunque da capire chi sarà a fare posto a questo potenziale quartetto di attaccanti: su Ciro Immobile, la situazione appare piuttosto delineata, con l’attaccante campano ormai in procinto di lasciare, per la seconda volta, la maglia granata. Con destinazione ancora da definirsi. A questo punto anche le situazioni di Maxi Lopez e Martinez, potrebbero diventare oggetto di serie valutazioni in chiave di mercato in uscita.

Una sessione, quindi, che soprattutto nel pacchetto degli attaccanti sta conferendo al nuovo Toro la definitiva fisionomia, in attesa che le tessere del mosaico inizino a smuoversi anche negli altri reparti.