È in vacanza, Bruno Peres. Ma c’è chi lavora per lui. Alacremente. L’agente del terzino, attualmente ancora in Brasile, ha in prgramma di arrivare presto in Europa e, tra i vari appuntamenti che ha in programma, c’è anche quello con il Torino di Cairo, per parlare direttamente con il presidente granata. E capire cosa? Capire come muoversi. Perché il giocatore sta iniziando ad avere qualceh abboccamento interessante: nessuna proposta ufficiale, naturalmente (quella dovrà essere recapitata al club di via Arcivescovado), ma primi sondaggi per capire se le destinazioni possono essere effettivamente gradite. Soprattutto in Germania, dove l’ex Santos sta avendo particolarmente mercato.

 

Da mesi (era marzo), infatti, il Wolfsburg ha iniziato a mettere sotto stretta osservazione il classe ’90, del quale, come intuibile, piacciono soprattutto la progressione e l’ottimo dribbling. Certo, in difesa c’è ancora qualcosa da rivedere, ma nulla che possa compromettere l’acquisto. Lo stesso pensiero della Roma, con Sabatini che non ha mai smesso di corteggiare il giocatore, nemmeno quando lo scorso anno venne gelato da Cairo con la richiesta di 15 milioni di euro, che ora sono diventati pure 20. Una cifra davvero alta – non fuori mercato – per poter convincere il Toro a cedere uno dei pochi giocatori che, tra alti e bassi, quest’anno è riuscito davvero a brillare.

 

Ma qual è la volontà del giocatore? A Torino Peres si trova bene, con Ventura il rapporto è stato in verità altalenante (soprattutto il primo anno, quando a inizio stagione faticò parecchio a trovare spazio, per non parlare dell’imbarazzo derivato dal possibile taglio in seguito alla questione passaporto-Sanchez Mino) ma l’idea di restare granata non gli dispiace affatto: ha appena rinnovato, e ampiamente adeguato economicamente, il suo contratto ed è quindi nel caso pronto a mettersi a disposizione di Mihajlovic. A meno che non arrivi la proposta irrinunciabile. In quel caso, allora, Cairo dovrà capire quanto gli converrà tenere un giocatore deluso per la mancata cessione, a fronte di un eventuale sconto sul prezzo del cartellino. Per questo, le parti dovranno aggiornarsi, e capire il da farsi. I tifosi restano in attesa, come Peres, e com il Torino stesso. Ma l’ipotesi di una cessione è tutt’altro che remota.