Il Toro si aspetta che Ciro Immobile esca allo scoperto. E intanto, sempre il Toro, tiene a sua volta le carte coperte. La partita di calciomercato per il riscatto del bomber non è ancora di fatto cominciata, e non è detto che l’esito possa essere così positivo, come i più ottimisti credono. Cairo, dal canto suo, non sembra intenzionato a spendere gli 11 milioni di euro per il riscatto del numero 10 granata dal quale, per altro, il presidente si aspetta un chiaro segnale: vuole sapere, Cairo, se effettivamente Immobile è intenzionato a restare in granata o meno, domanda dalla quale per ora ha sempre cercato di svincolarsi.
D’altra parte, Immobile non ha mai voluto fare promesse: non le fece due anni or sono, quando, dopo la splendida stagione in cui venne eletto capocannoniere del campionato, decise senza troppi ripensamenti di accettare la proposta del Borussia Dortmund, per tentare un enorme salto in avanti in carriera. Ora, di nuovo: Immobile al Toro è tornato più che volentieri. Ritrovava un ambiente che lo ha sempre stimato, un allenatore che ha creduto in lui e, soprattutto, la possibilità di giocare con continuità per riprendersi l’Europeo. Cosa che, a oggi, sembra più che plausibile, nonostante l’infortunio che lo ha costretto a frenare nell’ultimissima parte di stagione.
Ma le proposte, per un suo ritorno (definitivo) in Italia, non mancano: la Lazio continua a insistere, e lo farà ancora di più nel caso in cui – pur se clamoroso – Lotito dovesse strappare Ventura dalla Nazionale, con la quale l’ex tecnico granata non ha ancora firmato (una settimana fa, si raccontava, il tecnico non aveva incontrato a Roma solo Tavecchio). “Prima finiamo la stagione, poi vedremo” ha sempre ripetuto Immobile, mantenendosi bene al coperto, appunto. Se il Toro dovesse esercitare il diritto di riscatto pattuito, l’attaccante sarà ben contento di restare. Ma se, come ormai noto, Cairo vorrà uno sconto (di almeno un paio di milioni), per l’acquisto dal Siviglia, allora l’ex Pescara valuterà ogni proposta sul banco. La situazione resta in stallo, c’è ancora un mese di tempo per una conclusione. Che resta particolarmente incerta.