Che la strada che porti al Torino Sinisa Mihajlovic sia tracciata, ormai non ci sono più dubbi. Il Torino al 99,9% ripartirà da un nuovo allenatore, segnatamente il serbo, con il quale già da almeno una settimana ha cominciato a lavorare in previsione della prossima stagione. Poco importa (relativamente, certo, perché nel calcio solo le ufficialità riescono davvero a mettere la parola fine a una vicenda) se ancora non si è arrivati agli annunci: gli intoppi, se di questo bisogna parlare, sono solo legati alle tempistiche. Mihajlovic ha rescisso con il Milan ed è libero di firmare con un altro club, cosa che ancora non ha fatto Giampiero Ventura, il quale a distanza sta trattando il recesso del contratto con Cairo.

 

Iniziano a emergere, in questo senso, alcuni dettagli in più legati a questa vicenda, che anche in questo caso difficilmente avrà un esito diverso rispetto a quello cui tutti si immaginano, ormai. Nazionale o non Nazionale. Ventura ha in questo momento un contratto in essere fino al giugno del 2018, con una remunerazione che, bonus inclusi (ed è bene sottolinearlo), può arrivare fino a 1,8 milioni di euro a stagione. Un contratto oneroso, certamente, dal quale però sia il tecnico, sia la società sono pronti a svincolarsi. Come? Con una buonuscita che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 700mila euro, cioè poco meno di un quarto della cifra che, in due anni, l’allenatore avrebbe percepito senza bonus.

 

L’accordo per questa separazione non sembra poi così lontano dall’essere raggiunto, anche perché la società dovrà trattare esclusivamente con l’allenatore e non con tutto lo staff. I collaboratori di Ventura, infatti, da Sullo in giù, avrebbero dovuto siglare il loro accordo biennale soltanto al termine della stagione e, come appare evidente, difficilmente verrà rinnovato (si valuta ancora a proposito di alcuni preparatori, ma la scelta finale spetterà a Mihajlovic). Sullo, per altro, sembra l’unico componente dell’attuale staff venturiano che potrebbe eventualmente seguire l’allenatore nella sua avventura in Nazionale, se la scelta di Tavecchio dovesse ricadere su di lui. Gli altri, invece, in questo momento potrebbero considerarsi liberi di accettare altre proposte. E visto il lavoro svolto in questi anni, difficilmente rischieranno di trovarsi senza un impiego.

 


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