Sono i giorni di Giampiero Ventura e Sinisa Mihajlovic in casa granata. Il primo, uscente; il secondo, in arrivo. Questione di ore, o, con ogni probabilità, giorni, prima che ciò che aleggia nell’aria da diversi giorni possa diventare ufficiale. Anche se, si sa, i dialoghi tra Cairo e quello che dovrebbe essere il futuro allenatore del Torino si sono verificati da diverso tempo. Da inizio maggio, per la precisione, quando sulla possibile partenza di Ventura in molti dubitavano, anche a fronte delle continue dichiarazioni pubbliche sia dell’allenatore, sia del presidente.

 

E invece il discorso, da qualcosa di molto plausibile, è diventato sempre più concreto. Fino ad arrivare a ora, che, segnatamente, significa firme e annunci ufficiali. Da un lato, Mihajlovic con il Milan ha già rescisso ed è ora libero di accordarsi con qualsiasi club voglia avvalersi delle sue doti professionali (e questo club, si sa, è il Toro, che ha anticipato chiunque). Dall’altro, però, la società granata deve aspettare di sciogliere ogni vincolo con Ventura, che a sua volta aspetta di poter mettere tutto nero su bianco con Tavecchio, che dovrebbe vedere tra oggi e domani a Roma, dopo il blitz della scorsa settimana qui raccontato.

 

Blitz che, parimenti, ha visto Mihajlovic protagonista a Torino, dove ha potuto parlare con la dirigenza di via Arcivescovado e visitare le strutture di allenamento, che, fino all’inaugurazione del Filadelfia, resteranno quelle della Sisport di corso Unione Sovietica. Un’occasione per conoscere la città e per parlare a grandi linee di mercato, che a breve entrerà nel vivo (Kucka è tra gli obiettivi primari).

 

Insomma, nonostante le smentite di rito ancora da parte del tecnico genovese, questa dovrebbe essere la settimana del cambiamento che avrebbe dell’epocale. Il Toro è pronto a voltare pagina, ma non a chiudere il libro. Questione di ore, di giorni e di firme. Il percorso è parecchio avviato.

 


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