Bruno Peres e Nikola Maksimovic. Se si fosse in un film, si potrebbe dire: “una poltrona per due“. Concetto forse un po’ troppo forte, visto che le dinamiche di calciomercato portano anche a esiti non così certi (proprio Peres, l’anno scorso, era già dato per partente: ma non arrivò l’offerta giusta), o comunque difficilmente preventivabili. Ma quella che era una sensazione già delle scorse settimane, quando quella di Mihajlovic era solo un’ombra alle spalle di Ventura, e nulla più, sta diventando sempre più una prospettiva concreta. E, già come allora, non era il centrale serbo, nonostante alcune voci, il giocatore più facilmente con le valigie in mano. A portare ulteriori punti interrogativi sull’ex Stella Rossa è il fatto che, con il cambio in panchina, proprio Mihajlovic abbia chiesto di fare in modo che, almeno per un altro anno, il classe ’91 possa restare all’ombra della Mole, per dare solidità alla difesa che, con ogni probabilità, verrà schierata con una linea a 4.
E il terzino? Il giocatore, rispetto a Maksimovic, non ha vissuto un momento di appannamento. O meglio, lo ha vissuto, ma nel grigiore generale è stato uno dei pochi a riuscire comunque a emergere, soprattutto nella parte finale della stagione. Morale della favola, le richieste non mancano: dall’Italia (c’è il Napoli, ma le trattative tra Cairo e De Laurentiis, ormai si sa, vanno a rilento e non senza tensioni), ma anche dal resto d’Europa. In particolare, c’è la Germania, con il Wolfsburg da sempre molto attento sul giocatore e con, più sulo sfondo, addirittura il Bayern Monaco.
Ancora, l’entourage del giocatore deve ancora con la dirigenza granata, attualmente in altre faccende affaccendata (cioè risolvere il problema della panchina). Ma un colloquio si terrà molto presto, e si capirà bene come agire. Cairo vorrebbe tenere il giocatore, ma, come ripete sempre, in caso di offerte irrinunciabili al terzino, difficilmente riuscirà a farlo rimanere. Il mercato è per ora in fase embrionale, ma che Peres sia pronto a diventare un protagonista delle prossime trattative è cosa piuttosto probabile. Con esito incerto, come la sua permanenza a Torino.