Alla ripresa degli allenamento dopo la sconfitta contro il Sassuolo c’è un Torino che, guardando la classifica, vede ormai irrealizzabili i sogni di gloria fatti fino allo scorso ottobre e sempre più lontani quelli meno gloriosi ma che avrebbero potuto salvare una stagione negativa fatti fino a pochi giorni fa. Anche l’ottavo posto chiesto da Cairo dopo il successo di San Siro contro l’Inter è ormai quasi irraggiungibile: sei punti separano infatti la squadra di Ventura da Chievo e Lazio con solamente nove ancora a disposizione. Difficile pensare che il Torino possa vincere tutte e tre le partite restanti e che contemporaneamente Chievo e Lazio non facciano più di due punti a testa, senza considerare che a separare gialloblù e biancocelesti dai granata ci sono anche il Genoa e l’Empoli.

 

“L’ottavo posto sarebbe un risultato eccellente. Possiamo ancora fare una stagione di cui essere felici” aveva dichiarato uno speranzoso Cairo ma, alla luce degli ultimi risultati, è chiaro che al termine del campionato ci sarà poco di cui essere felici. L’1-3 inflitto domenica al “Grande Torino” dal Sassuolo consegna inoltre alla squadra di Ventura un’altra certezza negativa: anche vincendo tutte le partite restanti il Torino farà comunque peggio, a livello di punti, rispetto allo scorso anno. Nell’ultimo campionato, pur con gli affascinanti ma debilitanti impegni in Europa League e le difficoltà iniziali date dalle cessioni di Cerci e Immobile non sostituiti adeguatamente, Glik e compagni erano comunque riusciti a inanellare 54 punti (tre in meno rispetto al 2013/2014), ora al massimo potrebbero arrivare a 51.

 

Numeri che non fanno altro che certificare il rendimento negativo di questa stagione, nonostante le ottime premesse: un mercato condotto da Cairo che aveva soddisfatto tutti e i risultati del primo mese e mezzo di campionato che avevano fatto sognare tutto l’ambiente granata.

 

 

 


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